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Cristina Marrone per www.corriere.it
Un uomo sudcoreano di 71 anni ha contratto una grave infezione batterica dopo aver mangiato sushi al ristorante. Dodici ore dopo la cena la sua mano sinistra si è gonfiata e sono comparse vesciche e lividi: le sue condizioni si sono aggravate a tal punto che i medici hanno dovuto amputargli la mano per salvargli la vita.
L’infezione
La storia è riportata sul New England Journal Medicine. I medici hanno prima tentato di drenare le vesciche e hanno rimosso il tessuto infetto e l’uomo è stato sottoposto a terapia antibiotica ma le ulcere molto dolorose si sono ulteriormente estese arrivando a misurare quanto una pallina da golf.
I medici dell’ospedale di Jeonju, a circa 190 chilometri a sud di Seoul, hanno diagnosticato un’infezione chiamata vibriosi, causata dal batterio Vibrio vulnificus, che si contrae proprio mangiando pesce crudo non controllato.
Le condizioni dell’uomo, con febbre molto alta, si sono aggravate molto rapidamente perché era affetto da diabete, ipertensione e gravi problemi renali, tanto che era in dialisi.
L’aggravamento
Nonostante gli sforzi, 25 giorni dopo il pasto incriminato, i medici hanno dovuto amputare l’avambraccio allo sfortunato paziente per fermare la decomposizione dei tessuti. Le condizioni dell’uomo si sono aggravate rapidamente perché affetto da diabete, patologia che fa aumentare il rischio di complicazioni da ulcere della pelle.
La maggior parte delle persone che contrae infezioni batteriche mangiando pesce crudo contaminato (sushi, ostriche, crostacei) si riprende con una terapia antibiotica in qualche giorno, senza ulteriori complicazioni.
Ma l’uomo sudcoreano aveva già un sistema immunitario compromesso per le sue patologie ed è questo il motivo per cui ha sviluppato una complicazione così seria.
MANGIA SEMPRE SUSHI E SI RITROVA UN VERME DI DUE METRI NELL INTESTINO
La procedura di abbattimento del sushi
C’è anche da sottolineare che per quanto riguarda il sushi in Italia, così come in Europa, è obbligatorio il processo di abbattimento: il pesce viene congelato a temperatura di almeno -20° per un tempo non inferiore a 24 ore.
L’abbattitore professionale deve essere presente in tutti i ristoranti che servono pesce crudo: la procedura uccide i parassiti e blocca la proliferazione dei batteri (un solo batterio non è in genere dannoso per la salute, quel che fa male è la carica batterica).
Nella catena del freddo il pesce dovrebbe essere sempre abbattuto da fresco per evitare la presenza di batteri. Ad ogni modo i batteriologi sono sempre stati chiari: «Per essere sicuri al 100% pesce e carne non dovrebbero essere consumati crudi».
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