L’OCCIDENTE VA DIFESO/1 - MARIO VARGAS LLOSA: “I FANATICI VOGLIONO CHE LA CULTURA OCCIDENTALE, CULLA DELLA LIBERTÀ, DELLA DEMOCRAZIA, DEI DIRITTI UMANI, RINUNCI A ESERCITARE QUEI VALORI, CHE INIZI AD APPLICARE LA CENSURA. DOBBIAMO AGIRE CON FERMEZZA”

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Articolo di Mario Vargas Llosa per “El Pais” pubblicato da “la Repubblica” - ( Traduzione di Luis E. Moriones)

 

Mario Vargas LlosaMario Vargas Llosa

Penso che quanto successo a Parigi in questi giorni sia non solo una cosa orribile che mette i brividi per la sua crudeltà e la sua ferocia, ma anche un’escalation in quello che è il terrore. Finora uccidevano persone, distruggevano istituzioni, ma l’assassinio di quasi tutta la redazione di Charlie Hebdo significa qualcosa di ancor più grave: vogliono che la cultura occidentale, culla della libertà, della democrazia, dei diritti umani, rinunci a esercitare quei valori, che inizi ad applicare la censura, a mettere limiti alla libertà di espressione, che stabilisca che certi temi sono proibiti, e cioè che rinunci a uno dei princìpi più fondamentali della cultura della libertà: il diritto di critica.

 

Quello che vogliono, con questa strage di giornalisti e vignettisti, è che la Francia, l’Europa occidentale, il mondo libero, rinuncino a uno dei valori su cui si fonda la civiltà. Non poter esercitare quella libertà di espressione rappresentata dall’usare l’umorismo in maniera irriverente e critica significherebbe la pura e semplice scomparsa della libertà di espressione, cioè di uno dei pilastri di quella che è la cultura della libertà.

vignette sulla strage di charlie hebdo  9vignette sulla strage di charlie hebdo 9

 

Credo che l’Occidente, l’Europa, il mondo libero debbano prendere atto che c’è una guerra che si sta svolgendo nel loro territorio e che questa guerra la dobbiamo vincere se non vogliamo che la barbarie prenda il posto della civiltà.

 

Dobbiamo agire con fermezza, senza complessi di inferiorità di fronte a coloro che rappresentano il fanatismo, ma anche nel rigoroso rispetto della legalità, che è tanto importante quanto la libertà.

 

Uno dei rischi più gravi di questo orribile attacco terroristico è che stimoli la xenofobia nei partiti estremisti, che sono tanto pericolosi per la democrazia quanto i fanatici islamisti.

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Questa strage farà guadagnare aderenti a organizzazioni come il Front National e a tutti i gruppi e gruppuscoli che vorrebbero distruggere l’Europa e far tornare i paesi europei all’epoca dei nazionalismi intolleranti e xenofobi. Bisogna fare uno sforzo per impedire che questo accada e che l’Europa venga distrutta sia dai suoi nemici che da coloro che pretendono di difenderla con altre forme di intolleranza e di fanatismo.

 

La Francia è uno dei paesi fondatori della cultura della libertà con la dichiarazione dei diritti umani che ha stabilito costituzionalmente una libertà di espressione che i suoi cittadini, i suoi intellettuali e i suoi politici hanno esercitato in modo esemplare in tutto il corso della sua storia. Per questo la tragedia che la Francia vive in questi giorni è una tragedia che colpisce tutti noi, donne e uomini liberi di questo mondo, e per questo dobbiamo ripetere come stanno facendo milioni di francesi ogni giorno: «Je suis Charlie Hebdo».

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