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MAXI RETATA CONTRO LA 'NDRANGHETA: 65 ARRESTI TRA CUI IL SENATORE DI FORZA ITALIA SICLARI E IL CONSIGLIERE DI FRATELLI D'ITALIA DOMENICO CREAZZO – GRAVITAVANO NEL CLAN ALVARO, CON PROPAGGINI IN AUSTRALIA - TRA LE ACCUSE LO SCAMBIO ELETTORALE POLITICO-MAFIOSO...
Da ansa.it
Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Domenico Creazzo, eletto nella consultazione elettorale del 26 gennaio scorso e sindaco di Sant'Eufemia d'Aspromonte, è tra le 65 persone arrestate dalla Polizia nell'ambito dell'operazione Eyphemos, contro la 'ndrangheta, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria.
Le ordinanze di custodia cautelare riguardano capi storici, elementi di vertice e affiliati di un "locale" di 'ndrangheta dipendente dalla cosca Alvaro di Sinopoli, considerata tra le più attive e potenti dell'organizzazione criminale. La Dda, inoltre, ha chiesto l'autorizzazione a procedere per l'arresto del senatore di Forza Italia Marco Siclari, anch'egli coinvolto nell'operazione.
Per 53 delle persone coinvolte è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre le restanti 12 sono ai domiciliari. Sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, vari reati in materia di armi e di droga, estorsioni, favoreggiamento reale, violenza privata, violazioni in materia elettorale, reati aggravati dal ricorso al metodo mafioso e dalla finalità di aver agevolato la 'ndrangheta e di scambio elettorale politico mafioso.
Creazzo "ha coltivato e realizzato - riferiscono in una nota stampa gli investigatori - il progetto di candidarsi e vincere le elezioni regionali del gennaio 2020. A tale scopo si è rivolto alla 'ndrangheta, e in particolare a Domenico Laurendi, dapprima attraverso il fratello Antonino Creazzo, in grado di procacciare voti, in cambio di favori e utilità, grazie alle sue aderenze con figure apicali della cosca Alvaro e poi direttamente, al fine di sbaragliare gli avversari politici".
Anche per Siclari l'ipotesi di reato è scambio elettorale politico-mafioso.
A mettere in contatto il parlamentare con Laurendi sarebbe stato Giuseppe Galletta Antonio, medico ed ex consigliere provinciale di FI a Reggio Calabria. "Con l'intermediazione di Galletta - scrivono gli inquirenti - Siclari accettava la promessa di procurare voti da parte del Laurendi in cambio di soddisfare gli interessi e le esigenze della associazione mafiosa. Tra i primi vantaggi ottenuti su richiesta del clan, il trasferimento di Annalisa Zoccali, parente di Natale Lupoi, cognato degli Alvaro, una dipendente delle Poste italiane, a Messina. Con l'aggravante del fatto che Marco Siclari, a seguito dell'accordo, era stato eletto nella relativa consultazione elettorale politica".
Siclari è stato eletto al Senato nel collegio uninominale n.4 della Calabria con una pe
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