FLASH – IL GOVERNO VUOLE IMPUGNARE LA LEGGE REGIONALE DELLA CAMPANIA CHE PERMETTE IL TERZO MANDATO…
1 – “MEDICINA,VIA GLI AUTORI DEI TEST SBAGLIATI”
L.M. per “la Repubblica”
Dimissioni al vertice del Cineca, se ne andranno il presidente Emilio Ferrari e il direttore Marco Lanzarini. Sono le prime conseguenze del clamoroso scambio di prove che costringerà migliaia di specializzandi di Medicina a farsi riesaminare, il 7 novembre.
Al ministero dell’istruzione, ieri, luci accese per preparare in fretta e furia il decreto che mette una toppa sulla vicenda annullando due prove scritte su quattro e fissando un’unica giornata per rifarle. Oggi si sapranno le modalità. Ferrari ha definito le proprie dimissioni un «atto doveroso, ma prima portiamo a termine i test».
La situazione è complicata: in tanti stanno pensando a class action e a ricorsi legali. Il segretariato italiano giovani medici (quelli che per primi hanno segnalato l’errore, cioè le trenta domande che dovevano essere sottoposte ai 10.444 candidati di “area medica” finite ai 9.117 esaminandi di “servizi clinici” e viceversa) chiede al Miur di interrompere ogni rapporto di collaborazione con il Cineca. I giovani medici stanno pensando di organizzare una manifestazione e si dicono pronti «a valutare l’entità del risarcimento materiale che sarà proposto ai singoli concorrenti».
Lettere ai giornali, mail al ministero, migliaia di commenti sui social: in rete monta la rabbia degli oltre 11mila candidati al primo concorso anti-baroni. Il ministro Stefania Giannini esclude che l’errore possa mettere in discussione il concorso unico nazionale: «È la migliore scelta per la qualità e la sicurezza dell’accesso alle scuole di medicina».
Fra gli studenti le posizioni molto differenti, c’è anche chi non vuole l’annullamento delle prove sostenendo che, nonostante l’inversione delle domande, un aspirante dottore deve saper rispondere sia a “clinica” che ai “servizi generali”. Tra i medici c’è chi, come l’Acoi, propone il trasferimento delle competenze sulla formazione al ministero della Sanità e chi vuole rimettere in pista l’Indire, l’ente del Miur che si occupa di formazione.
2. “NESSUN SABOTAGGIO: È STATA COLPA MIA MA ORA NON FERMATE IL CONCORSO NAZIONALE”
Corrado Zunino per “la Repubblica”
«Mi sono dimesso subito, sono il responsabile del fallimento del concorso nazionale per le specialità di Medicina. Sono il direttore generale del Cineca, le questioni operative stanno tutte sotto la mia responsabilità. Speravo che il mio presidente, Emilio Ferrari, fosse tenuto fuori dalla bagarre. Ha solo una responsabilità politica, ma vedo che in serata si è arreso pure lui».
Marco Lanzarini, come si possono scambiare trenta domande di due discipline mediche diverse?
«Abbiamo fatto l’errore più sciocco che si possa immaginare, infatti non lo avremmo mai immaginato. Uno scambio di file nel momento in cui da un dischetto del Cineca i dati vengono riversati sul data-base del ministero. È così, semplice e terribile. Mi creda».
I social forum sono pieni di studenti che parlano della volontà di sabotare il primo concorso contro i baroni d’ateneo.
«No, proprio no. È stato solo un errore materiale, lo garantisco al cento per cento. Un vulnus da informatici, non da tecnici della materia ».
Lo avrà fatto un operatore, immaginiamo.
«Sì».
Rischia il posto di lavoro?
«No, l’errore umano può succedere, la responsabilità è soltanto mia. E non vi accanite con il professor Ferrari, non ha colpe».
Da sempre il Cineca gestisce prove, test e abilitazioni per conto del ministero dell’Istruzione. Quando è entrato nel Consorzio interuniversitario, direttore?
«Nel 1969, quando Cineca è nato. Oggi ho settant’anni e potrei andare in pensione con questo errore grossolano e sciocco sulla coscienza ».
Ha un tono sereno.
«Ma l’amarezza è enorme ».
Il Cineca ha già ricevuto diverse contestazioni. Le abilitazioni scientifiche nazionali, per esempio. I tirocini formativi attivi, per esempio».
«Le abilitazioni le ho qui davanti a me, centinaia di ricorsi impilati. Noi siamo lo strumento e nessuno ha contestato i modi con cui veniva preparata la prova. Così i Tfa, il secondo ciclo: il Cineca ha fatto il suo lavoro».
Le risulta che il ministro Carrozza avrebbe voluto dare l’organizzazione del test delle specialità mediche all’Indire, l’istituto di documentazione e innovazione?
«Non lo so, ma è difficile che l’Indire abbia un software come il nostro, elaborato in 45 anni di attività. Mi creda, stavamo per festeggiare un grande successo».
Cioè?
«Alle 17 e 30 di venerdì scorso stavo per chiudere l’ufficio con una prova per noi riuscita, perfetta. Poche lamentele, circoscritte. Le assicuro, il lavoro è stato enorme e direi anche rivoluzionario ».
Poi alle 18 le segnalazioni del sindacato dei Giovani medici.
«Le abbiamo ricevute dal ministero, le abbiamo verificate. Domande incongrue, c’era stato lo scambio di file».
Gli studenti temono che adesso i rettori inizieranno a sparare sul concorso unico per tornare alle prove d’ateneo, così poco credibili.
«Nessuno deve toccare questa prova. Abbiamo fatto un errore tecnico, ma l’impianto, lo ripeto, è rivoluzionario per il mondo accademico italiano. Un test scientifico uguale per tutti in tutta Italia, risposte al computer, valutazioni in presa diretta. Bisogna andare avanti».
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