sofia stefani giampiero gualandi

“MIA FIGLIA È STATA MANIPOLATA IN MODO ATROCE” - PARLA LA MAMMA DI SOFIA STEFANI, LA VIGILESSA UCCISA DA GIAMPIERO GUALANDI, IL SUPERIORE CON CUI AVEVA UNA RELAZIONE E CHE ADESSO È STATO CONDANNATO ALL’ERGASTOLO: “QUANDO SUCCEDONO COSE DI QUESTO GENERE LA SOCIETÀ HA FALLITO. PERÒ PER SOFIA CREDO CHE FOSSE GIUSTO AVERE GIUSTIZIA. IL PERDONO? NON LO CALCOLO NEMMENO” - PER I GIUDICI CHE HANNO PRONUNCIATO LA CONDANNA IL 64ENNE HA SPARATO VOLONTARIAMENTE PER IMPEDIRE ALL’AMANTE 33ENNE DI RIVELARE LA LORO RELAZIONE ALLA MOGLIE…

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i genitori di sofia stefani

(Alessandro Cori) (ANSA) - BOLOGNA, 20 NOV - Angela Querzè e Bruno Stefani hanno entrambi gli occhi lucidi quando sentono pronunciare dal presidente della Corte d'Assise la parola "ergastolo". I genitori di Sofia Stefani non hanno perso una sola udienza, nemmeno un minuto del processo, con la speranza che i giudici di Bologna riconoscessero l'intenzionalità di Giampiero Gualandi, 64 anni, nell'uccidere la figlia. Fu quindi omicidio volontario.

sofia stefani

 

Sofia aveva 33 anni quando è stata uccisa il 16 maggio 2024 da un colpo di pistola al volto, sparato nell'ufficio dell'ex comandante della polizia locale di Anzola con cui aveva una relazione extraconiugale. "Quando c'è una sentenza di ergastolo e succedono delle cose di questo genere la società ha fallito. Però per Sofia credo che fosse giusto avere giustizia. Mia figlia non c'è più, per noi il lutto prosegue e proseguirà per tutta la vita, ma credo che lei si meritasse giustizia e quindi che la sentenza sia giusta", ha detto tra le lacrime la madre Angela, che dopo la sentenza ha abbracciato la procuratrice aggiunta, Lucia Russo.

 

I giudici hanno sposato quindi la linea della Procura, confermando però una sola aggravante, quella del legame affettivo (caduti invece i futili motivi). Per la Corte si è trattato di un omicidio intenzionale, non di un incidente, di un colpo partito accidentalmente durante una colluttazione, come hanno sempre sostenuto Gualandi e i suoi difensori parlando di "tragedia non voluta".

giampiero gualandi 1

 

Secondo la ricostruzione della Procura, Gualandi avrebbe ucciso Sofia per salvare il suo matrimonio. La moglie aveva scoperto la relazione il 30 aprile e lui le aveva giurato che con la vigilessa era tutto finito già a febbraio. Ma era una bugia. I messaggi recuperati dal telefono di Sofia dimostrano che la storia era andata avanti fino al giorno dell'omicidio. E lei aveva iniziato a cercare insistentemente la moglie di Gualandi per rivelarle la verità. "Non c'è stato giorno dal 30 aprile in poi in cui Sofia non abbia provato a contattarla", ha spiegato la procuratrice Russo durante la sua requisitoria. "Lui sapeva che non si sarebbe arresa".

SOFIA STEFANI

 

Durante il processo la Procura ha cercato di far emergere il ritratto di una relazione profondamente squilibrata. Sofia soffriva di un disturbo borderline di personalità ed era in cura con psicofarmaci. Secondo l'accusa, Gualandi avrebbe approfittato delle sue fragilità esercitando una "feroce manipolazione", sia professionale che sessuale. Le aveva promesso che sarebbe diventata la sua vice quando lui avrebbe ottenuto il comando, una prospettiva che tutti i testimoni hanno definito irrealistica visti i pregressi disciplinari di Sofia. Ma quelle promesse, secondo la Procura, servivano a tenerla legata.

 

giampiero gualandi 2

Uno degli elementi più discussi è stato il contratto di sottomissione sessuale che Gualandi ha sottoscritto insieme a Sofia. La difesa ha sostenuto che si trattasse di "un gioco", una fantasia condivisa nata dalla passione di lei per il film 'Cinquanta sfumature di grigio'. Per l'accusa invece quel contratto era "sintomatico di una relazione di potere" dove Gualandi era il dominatore e Sofia la persona sottomessa. Le parti civili hanno definito il ruolo di Sofia come quello della "schiava agente".

 

GIAMPIERO GUALANDI

Lo scontro in aula tra Procura e difesa è stato duro, con il presidente dell'Assise Pasquale Liccardo che ha più volte ripreso le parti. La procuratrice Russo ha parlato di una scia di bugie: "Ho perso il conteggio di quante versioni ha dato Gualandi", sostenendo che l'imputato "ha mentito a tutti". Gli avvocati Claudio Benenati e Lorenzo Valgimigli hanno respinto queste accuse: "Gualandi ha sempre detto la stessa cosa: lei mi ha aggredito, c'è stata una colluttazione, è partito un colpo". I due legali avevano chiesto di riqualificare il reato in omicidio colposo o preterintenzionale, parlando di "una tragedia non voluta".

COMANDO DELLA POLIZIA LOCALE DI ANZOLA EMILIA

 

La Corte però non ha ritenuto credibile questa versione. E quando lo scorso luglio Gualandi aveva chiesto perdono ai genitori di Sofia, la madre aveva risposto in modo netto: "La questione del perdono non la calcolo nemmeno".

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