CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO…
PASTIERA CONNECTION - A NAPOLI SI LITIGA PER LE MASCHERINE? PER LA ZONA ROSSA? NO, PER LO STOP ALLA CONSEGNA A DOMICILIO DELLE PASTIERE! - IL SINDACO DE MAGISTRIS È FAVOREVOLE MA IL GOVERNATORE DE LUCA LA VIETA, FIRMANDO UN’ORDINANZA PER STRINGERE ANCORA DI PIÙ I VINCOLI GIÀ IMPOSTI A BAR E RISTORANTI - A FIRENZE NARDELLA MANDA I VIGILI NELLE CIOCCOLATERIE CHE PRODUCONO UOVA DI PASQUA, MA L’ATTIVITÀ È LECITA…
Cesare Zapperi per www.corriere.it
C’è chi litiga per le uova di cioccolato, chi per la pastiera napoletana. Anche il cibo, soprattutto nei giorni che precedono la Pasqua, può essere oggetto di disputa accesa ai tempi del coronavirus e dei limiti che ha imposto alle attività produttive, comprese quelle artigianali. Ed è così che sulla possibilità di consumare la pastiera, o meglio di farsela consegnare a casa, è scoppiata una piccola lite tra il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il governatore della Campania Vincenzo De Luca.
Perché quest’ultimo, da sempre l’emblema dei toni duri e dell’intransigenza a volte anche colorita, è per la riduzione ai minimi termini di qualsiasi attività. E perché non vi siano dubbi ha firmato un’ordinanza per stringere ancora di più i vincoli già imposti a bar, ristoranti, bar. Tra questi, ha specificato che le attività sono sospese anche «con riferimento alle consegne a domicilio».
Apriti cielo, nel mirino è finita anche la pastiera napoletana, dolce che è particolarmente ricercato nelle festività pasquali. Il sindaco de Magistris ha preso cappello e si è lamentato ufficialmente. «Consentire la consegna a domicilio significa evitare che tanta gente esca per fare la spesa» ha cercato di spiegare per indurre il governatore ad una maggiore tolleranza. Ma al momento non ha ottenuto alcun risultato. Lo «sceriffo» De Luca non cede.
Le uova di cioccolato
A Firenze, invece, il sindaco Dario Nardella ha mostrato un certo fastidio quando, girando per le vie della sua città, ha notato alzate le serrande di alcune cioccolaterie. È bastata una breve verifica per capire che le attività erano riprese per la preparazione delle tradizionali uova di Pasqua, voce fondamentale nei bilanci di molti laboratori artigianali. Il primo cittadino ha mandato i vigili a controllare.
Ma poco hanno potuto gli uomini in divisa perchè il Dcpm che dispone limiti e divieti, contrariamente a quel che si può pensare, non impedisce di realizzare le uova di cioccolato. Nel decreto governativo, infatti, è consentita «la produzione, il trasporto, la commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e alimentari». Ecco, «prodotti agricoli e alimentari», quali sono le uova di cioccolato. E allora, bon gré mal gré, i vigili fiorentini han dovuto girare i tacchi e tornarsene al Comanda con i verbali candidi.
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