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NEANCHE BATMAN-BRUGNARO SALVA VENEZIA DAL CAOS - IL CARNEVALE A NUMERO CHIUSO MANDA IN TILT IL CAPOLUOGO VENETO - FUORI DALLA ZONA ROSSA 20MILA PERSONE - I VIGILI: "COSÌ SI CREA L' INGORGO NELLE CALLI. IL CARNEVALE NON E' IL CONCERTO DI VASCO A MODENA" - IL SINDACO BRUGNARO SI PRESENTA VESTITO DA BATMAN (FOTO)

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Gloria Bertasi per il Corriere della Sera

 

 

venezia carnevale

Doveva essere un avvio di Carnevale «gestito», il primo nella storia della kermesse ad accessi limitati con massimo undicimila persone lungo le rive di Cannaregio. Ma, a Venezia, il numero chiuso si è rivelato un boomerang e alla prova del nove dei varchi transennati, delle deviazioni dalla viabilità principale e degli steward dotati di palmari conta persone il sistema si è inceppato.

 

Sabato e domenica la laguna ha celebrato «La Festa veneziana sull' acqua», la due giorni in maschera che dà il la al Carnevale ed è subito scoppiato il caos: troppe le persone arrivate ad assistere allo spettacolo «VeCircOnda», un circo felliniano sull' acqua in calendario alle 18 e alle 20 di sabato.

 

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Alle 17 il tetto di undicimila persone lungo le rive era stato raggiunto, i varchi sono stati chiusi e intorno hanno iniziato a formarsi le code. E mentre dentro la «zona rossa» dello show tutto era ordinato e preciso, all' esterno vigili e Protezione civile - tra mille difficoltà - cercavano di far defluire con cordoni la folla, ventimila persone accalcate tra ponte delle Guglie, Lista di Spagna e Strada Nuova.

 

L' introduzione del numero chiuso alle manifestazioni pubbliche non è un' idea del Comune: lo impone una circolare del ministero dell' Interno diramata dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino, lo scorso 3 giugno, durante la finale della Champions League.

 

«Non si può pensare che il Carnevale sia come il concerto di Vasco Rossi a Modena - commenta Marco Agostini, comandante della polizia municipale veneziana - e imporre di applicare alla lettera norme che valgono per eventi in spazi chiusi, finisce che dentro tutto funziona, ma si scarica il caos sull' esterno».

 

I veneziani - che da anni protestano contro il peso del turismo di massa che porta in città qualcosa come 30 milioni di visitatori l' anno - questo weekend sono saliti sulle barricate alla scoperta che i residenti di Cannaregio dovevano mostrare ai varchi la carta d' identità per rientrare a casa.

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Sabato anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha fatto parlare di sé arrivando alla «Festa sull' acqua» vestito da Batman. Mai nessuno prima di lui aveva osato tanto.

 

Ieri mattina, con quindicimila presenze al corteo in maschera e alla regata delle donne in gondolino, i disagi sono stati inferiori, forse perché i varchi non sono stati chiusi e il pubblico ha potuto circolare liberamente. Il Carnevale non è però finito, prosegue fino al 13 febbraio a San Marco ed è facile aspettarsi nuovi problemi e proteste degli abitanti.

Le manifestazioni principali di Piazza San Marco, come il Volo dell' Angelo di domenica, attirano mediamente settantamila persone, ma quest' anno soltanto in ventimila potranno assistere. «Da giorni stiamo studiando come gestire San Marco, non è semplice, ho suggerito di anticipare il Volo dalle 12 alle 11 per limitare le presenze», dice il prefetto lagunare Carlo Boffi.

Ieri, alla luce del caos di sabato, è stato anche deciso di allestire spettacoli in campi come Santo Stefano e San Geremia per ridurre la pressione sulla piazza.

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