DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Estratto dell’articolo di Simona Siri per “la Stampa”
Dolly Parton, icona incontrastata di quel genere musicale, si è detta entusiasta che Beyoncé abbia realizzato un disco country. Il suo apprezzamento dovrebbe mettere a tacere tutti. Per il resto parlano i numeri: Texas hold'em – il singolo che insieme a 16 carriages precede l'album in arrivo il 29 marzo – la scorsa settimana è arrivato in testa alla classifica Hot Country Songs di Billboard facendo di Beyoncè la prima donna nera a raggiungere tale traguardo.
Un successo clamoroso, trasversale, con TikTok invaso da video ispirati alla canzone e con la sensazione che Queen Bey sia riuscita ad abbattere anche la barriera di un genere percepito come bianco e conservatore, ma che in realtà ha profondissime radici black.
[…] Ora come allora, ne era nato un dibattito su ciò che costituisce la musica country e su come la componente etnica influisca sulla conversazione. Nel caso di Beyoncè non c'è però dubbio: Texas hold'em suona decisamente country – anche grazie a quel banjo iniziale in mano alla superlativa Rhiannon Giddens – e le sue credenziali vengono da lontano, dall'essere nata e cresciuta in Texas, dall'averlo respirato dalla nascita, dall'aver frequentato i rodei fin da bambina. Se proprio si vuole trovare un difetto si può notare come invece di lanciare lei un trend, lo stia seguendo.
[…]
Andando indietro, le incursioni nel country le hanno fatte un po' tutti, da Lionel Richie a Bon Jovi passando per Ringo Star, Elvis Costello, Steven Tyler, Lady Gaga, Kylie Minogue, giusto per citare i più famosi. Certo, poi lo fa Beyoncè e tutto assume una dimensione diversa: nei giorni successivi all'uscita di Texas hold'em organizzazioni musicali fondate e guidate da neri come The Black Opry hanno ricevuto un aumento significativo di seguaci e i musicisti che suonano con lei – la già citata Rhiannon Giddens e il chitarrista Robert Randolph – stanno ricevendo rinnovato interesse. È l'effetto Beyoncé, con buona pace per i conservatori.
«La musica country è nera perché deriva da creatori neri. Le sue melodie sono prese dagli inni eseguiti nella chiesa nera, il banjo è stato creato dagli africani ridotti in schiavitù. L'idea di escludere i neri dal genere non è semplicemente assurda: è un atto di appropriazione culturale», scrive Marcus Collins.
Ancora più definitiva Taylor Crumpton su Time: «La più grande menzogna mai raccontata sulla musica country è stata quella di convincere il mondo che è bianca. La verità è che la musica country non è mai stata bianca. La musica country è nera. La musica country è messicana. La musica country è indigena». La texana Beyoncè lo sa e non ha bisogno della convalida dei bianchi per accreditarsi come musicista country: lo è sempre stata.
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