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ORBAN, FATTI UN GIRO A LAMPEDUSA - L'UNGHERIA SI LAMENTA, MA NELL'INTERO 2016 HA DOVUTO ACCOGLIERE 19.211 MIGRANTI - IN ITALIA, SOLO NEI PRIMI DUE MESI DEL 2017, SONO SBARCATI 15.760 DISPERATI! - LA LEGGE VOTATA DAL PARLAMENTO DI BUDAPEST, CHE PREVEDE IL CARCERE PER I RICHIEDENTI ASILO, E’ UNA RISPOSTA VIOLENTA (E CONTRO IL DIRITTO INTERNAZIONALE) A UNA SITUAZIONE SFUGGITA DI MANO ALL’UE

Marco Bresolin per "la Stampa"

 

merkel orban migranti profughimerkel orban migranti profughi

Nei primi due mesi del 2017, in Italia sono sbarcati 15.760 migranti. Nell' intero 2016, in Ungheria ne sono arrivati pochi di più: 19.211. Il paragone tra i dati dei due Paesi è utile per avere chiara l' entità del fenomeno, eppure per il premier Viktor Orban l' Ungheria «è sotto assedio».

 

Con questa motivazione, ieri il parlamento di Budapest ha votato a larga maggioranza (138 a favore, 6 contrari e 22 astenuti) una legge che prevede la detenzione dei richiedenti asilo. Non dei migranti «irregolari»: Budapest rinchiuderà nei container al confine tutti i migranti che presenteranno una richiesta di protezione internazionale. Quindi anche chi fugge da guerre o situazioni di pericolo. La nuova legge avrà effetto retroattivo: chi oggi è in attesa di una risposta, sarà detenuto. Per Amnesty International è «una decisione inaccettabile».

il lungo cammino di hasan   la barriera innalza da orban in ungheriail lungo cammino di hasan la barriera innalza da orban in ungheria

 

Per l'Unhcr, l'agenzia Onu dei rifugiati, si tratta di un provvedimento che «avrà un impatto terribile» e che «viola il diritto internazionale e le norme Ue». Il silenzio di Bruxelles Dalla Commissione europea per ora non arriva nessuna reazione ufficiale: «Quando ci sarà notificata la legge - dice una fonte dell' esecutivo guidato da Jean-Claude Juncker - la valuteremo e ci esprimeremo».

 

Ma il silenzio non potrà durare a lungo: l' Ungheria era già stata costretta a ritirare un provvedimento simile nel 2013 a causa del pressing di Bruxelles e dell' Onu. «La Commissione deve smetterla di ignorare le continue violazioni delle leggi europee», attaccano gli eurodeputati liberali (Alde), mentre per i socialisti-democratici si tratta di una legge «inumana e vergognosa».

Viktor Orban Viktor Orban

 

Più cauto il gruppo dei popolari europei, partito di cui fa parte lo stesso Orban. Ieri mattina Joseph Daul, presidente del Ppe, ha giustificato questo atteggiamento soft verso il premier ungherese dicendo che «in ogni famiglia c' è un "enfant terrible", Orban è meglio tenerlo all' interno del partito così ci si può parlare». Domani il leader ungherese sarà a Bruxelles con gli altri capi di Stato e di governo per il Consiglio europeo: nella bozza di conclusioni del vertice, che i 28 approveranno, c' è scritto sui migranti che «l' effettiva applicazione dei principi di responsabilità e solidarietà rimane un obiettivo condiviso».

 

confine ungheria austria 9confine ungheria austria 9

La legge e la prassi Certo le parole «solidarietà» e «responsabilità» stridono un po' con la scelta di rifiutare la redistribuzione dei richiedenti asilo da Italia e Grecia e pure con la decisione di rinchiudere in un container chi presenta domanda di protezione internazionale. Secondo la nuova legge i richiedenti asilo potranno uscire solo se accetteranno di tornare a casa oppure se la loro richiesta sarà stata accettata.

 

arrivo dei migranti in ungheria 4arrivo dei migranti in ungheria 4

I precedenti, però, dicono che ottenere quel pezzo di carta in Ungheria è un miraggio: su 29.432 richieste ricevute nel 2016 (principalmente da cittadini provenienti da Afghanistan, Siria e Pakistan), il governo ne ha accolte solo 432. E secondo un rapporto di Amnesty International dello scorso settembre «la detenzione dei richiedenti asilo è la regola» in Ungheria: «circa il 60 dei 1200 richiedenti attualmente registrati - dice il report - si trova in centri di detenzione» dove le condizioni «sono terrificanti».

 

Come dire: la legge approvata ieri di fatto istituzionalizza un meccanismo già in vigore.

Visti non obbligatori Il voto del parlamento di Budapest è arrivato nel giorno in cui la Corte di Giustizia dell' Ue ha emesso un' importante sentenza sulla questione immigrazione. Secondo l' organo che ha sede a Lussemburgo, gli Stati dell' Ue non sono obbligati a concedere visti per ragioni umanitarie ai migranti che presentano una richiesta presso una loro ambasciata.

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Il caso in questione riguarda una famiglia di siriani (genitori e tre figli) che aveva richiesto il visto umanitario all' ambasciata belga a Beirut, in modo da poter arrivare in Belgio e presentare formale richiesta di asilo. Bruxelles aveva respinto la domanda e la Corte le ha dato ragione. Chi vuole ottenere lo status di rifugiato in Europa deve arrivarci con le proprie gambe, possibilmente attraversando il Mediterraneo su un gommone o un confine protetto da filo spinato. E magari evitare l' Ungheria.