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“E' LA TEORIA DEL MONDO DI MEZZO, COMPA'” - SECONDO L'AVVOCATO DI CARMINATI, NELL'INTERCETTAZIONE DI BRUGIA, SODALE DEL "CECATO", COMPARIREBBE IL RACCONTO DI COME UN PUSHER, SUO AMICO, PORTAVA LA COCAINA A MAURIZIO COSTANZO - A MARGINE DELL'UDIENZA, L'AVVOCATO DI CARMINATI PRECISA DI NON SAPERE SE SI TRATTI DI UNA MILLANTERIA DEL PUSHER

Beatrice Nencha per “Libero Quotidiano”

 

CARMINATICARMINATI

Durante la quarantunesima udienza del processo «Mafia Capitale», che si apre con la pronuncia del Tribunale per la concessione della richiesta di sospensione dei termini di custodia cautelare per tutti gli imputati (inclusi quelli per cui non ricorre l'aggravante di associazione mafiosa e a cui stavano per scadere i termini come Turella, Fiscon, Coratti, Pedetti e Tassone, ndr), spunta una nuova versione della celebre «teoria del Mondo di Mezzo».

 

salvatore buzzi con il quarto stato alle spallesalvatore buzzi con il quarto stato alle spalle

Nella rievocazione in aula bunker della famigerata conversazione ambientale dell' 11 gennaio 2013 - quella definita del «Mondo di Mezzo» e da cui ha preso il nome anche l'indagine - è l'avvocato Ippolita Naso a leggere un passaggio inedito, dove comparirebbe il nome di un «Costanzo della tv» che, stando a quanto raccontato da Brugia al sodale Carminati e all'imprenditore Guarnera, seduti a un bar di Vigna Stelluti, sarebbe stato rifornito settimanalmente «di roba» da un amico spacciatore.

 

Così l' avvocato di Brugia incalza il colonnello Lo Russo, in carica dall' ottobre 2012 come supervisore dei due reparti investigativi del Ros, leggendo un passaggio del brogliaccio e soffermandosi sul minuto 14.29 della conversazione: «Si sta parlando della fiction della banda della Magliana e Brugia dice: "È come quello de Costanzo, che faceva la roba, la cocaina..Ce stava sto amico nostro che certe volte io lo accompagnavo e lui me diceva: aspetta un attimo che salgo su da sto ciccione" - prosegue Naso - Poi Carminati riprende: È la teoria del mondo di mezzo, compà. Ci stanno, come si dice, i vivi sopra e i morti sotto e noi stiamo nel mezzo».

CARLO PUCCI - RICCARDO BRUGIA - FABRIZIO TESTACARLO PUCCI - RICCARDO BRUGIA - FABRIZIO TESTA

 

Da questa frase, che per Naso è subito antecedente il momento in cui il Cecato spiega ai commensali la sua celebre «teoria», il Cecato avrebbe preso spunto per una banale «chiacchiera da bar».

 

MAURIZIO COSTANZO SHOW 4MAURIZIO COSTANZO SHOW 4

A margine dell' udienza, l'avvocato Naso precisa di non sapere se si tratti di una millanteria del pusher amico di Brugia l' aver evocato il nome del noto presentatore, ma che il dato di fatto, ripetuto anche in aula, è che Carminati «parla della teoria del Mondo di mezzo solo in relazione all' episodio raccontato poco prima da Brugia: ovvero che quando un personaggio che sta nel sovramondo ha bisogno di qualcosa che gli può fare solo qualcuno che sta nel sottomondo, come l' amico spacciatore di Brugia, ecco che i due mondi si incontrano».

 

Un' altra dichiarazione inattesa arriva a fine udienza, durante una breve dichiarazione spontanea di Salvatore Buzzi, in collegamento dal carcere di Tolmezzo. «Io non ho capito perché a me hanno dato il 416 bis, io sono una vittima - dichiara il ras della cooperativa 29 Giugno, dopo aver ripercorso l' iter della gara sul Cara di Castelnuovo di Porto - Io ho vinto una gara e sono stato escluso dal Tar per seimila euro su sei milioni».

 

BRUGIA GUARNERA CARMINATI INTERCETTAZIONIBRUGIA GUARNERA CARMINATI INTERCETTAZIONI

Un ultimo giallo, infine, è sulla mancata deposizione di oggi di uno dei testi chiave della Procura, il collaboratore Sebastiano Cassia. Secondo il Secolo XIX, il 6 aprile sarebbe stato «bloccato» dai carabinieri davanti una gioielleria di Genova, dopo essersi spacciato per un poliziotto. Ma per il pm Tescaroli «non risulta alcun fermo di Cassia, si tratta di un mero slittamento della deposizione».