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NON CE N’È PIÙ COVID – LA CHIESA DICHIARA LA FINE DELLA PANDEMIA: LA CEI COMUNICA CHE È POSSIBILE RIPRISTINARE L’USO DELLE ACQUASANTIERE E SI POTRÀ TORNARE ALLA FORMA DI SCAMBIO DEL SEGNO DELLA PACE - TRA LE RACCOMANDAZIONI C’È DI "NON PARTECIPARE ALLE CELEBRAZIONI SE SI HANNO SINTOMI INFLUENZALI O SI È POSITIVI E DI VALUTARE L’USO DELLA MASCHERINA”…

Da www.ansa.it

 

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"E' possibile tornare nuovamente a ripristinare l'uso delle acquasantiere", e "si potrà ripristinare la consueta forma di scambio del segno della pace".

 Sono alcuni dei consigli e suggerimenti relativi alle misure di prevenzione della pandemia contenuti in una lettera inviata ieri dalla Presidenza della Cei ai vescovi italiani.

Tra le raccomandazioni, comunque, che "non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2", mentre "si valuti, in ragione delle specifiche circostanze e delle condizioni dei luoghi, l'opportunità di raccomandare l'uso della mascherina". 

 

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La lettera della Presidenza premette che "la normativa di prevenzione dalla pandemia da Covid-19 non è stata oggetto di interventi recenti del Governo. Sembra, tuttavia, opportuno continuare a condividere i seguenti consigli e suggerimenti". E tra questi ci sono anche che "è consigliata l'indicazione di igienizzare le mani all'ingresso dei luoghi di culto"; "è possibile svolgere le processioni offertoriali"; "non è più obbligatorio assicurare il distanziamento tra i fedeli che partecipino alle celebrazioni".

 

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Inoltre, "si consiglia ai Ministri di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione", e "nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell'Unzione dei Malati si possono effettuare le unzioni senza l'ausilio di strumenti". "Tenuto conto delle specifiche situazioni locali i singoli Vescovi possono, comunque, adottare provvedimenti e indicazioni più particolari", conclude la lettera.

 

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Mortalità tripla in non vaccinati anti-covid  60 -79 anni Nella popolazione di età compresa fra 60-79 anni, per i non vaccinati contro il Covid-19 il tasso di mortalità risulta quasi tre volte più alto rispetto ai vaccinati con booster, ossia con tre dosi, e tre volte e mezzo rispetto ai vaccinati con la quarta dose da meno di 120 giorni. Lo indica l'Istituto Superiore di Sanità (Iss), nel suo Rapporto esteso "Covid-19: sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale".

   

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