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NON È STATO POGGIATO IL PRIMO MATTONE DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA CHE LE COSCHE GIA' SI SFREGANO LE MANI - LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA LANCIA L’ALLARME: UN’OPERA COSÌ GIGANTESCA PUO' DIVENTARE OGGETTO DEI CLAN CHE NON VEDONO L’ORA DI SPECULARE SULLE GRANDI OPERE PUBBLICHE – A PREOCCUPARE SONO SOPRATTUTTO LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI CALABRESI CHE…

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Estratto dell’articolo di Francesco Grignetti per "la Stampa"

 

IL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

Con il ponte sullo Stretto si comincia a fare sul serio. E ci sono preoccupazioni serie sulle possibili infiltrazioni mafiose. Già, perché si è capito che sta crescendo l'interesse delle cosche per il controllo delle grandi opere pubbliche.

 

L'allarme arriva dalla Relazione sull'attività svolta nel 2024 dalla Direzione investigativa antimafia. […]

 

«Siamo pronti a svolgere l'attività di prevenzione che sarà decisa dagli organi istituzionali sull'infrastruttura - assicura il direttore della Dia, Michele Carbone -. Abbiamo già un background molto importante di esperienza, di capacità, di risorse».

 

michele carbone

Lo scorso anno sono «raddoppiati gli accessi ai cantieri» da parte della Dia, vista l'enorme massa di risorse pubbliche destinate al Pnrr, al Giubileo e ai Giochi olimpici Milano-Cortina 2026, oltre che all'avvio dei lavori per il Ponte: sono stati 200 gli accessi ai cantieri nello scorso anno, contro i 91 del 2023, con violazioni riscontrate nel 27 per cento dei casi. In particolare, 53 controlli legati al Pnrr con il 26% di irregolarità.

 

Dalla Relazione annuale della Dia emerge peraltro un «crescente interesse» delle cosche pure nella «gestione delle risorse economiche degli enti locali, come le aziende ospedaliere o i servizi di raccolta rifiuti». […]

cartelli contro il ponte sullo stretto a pontida

 

Sono le solite cosche, in particolare quelle calabresi, che però hanno acquisito la piena capacità di fare business.

 

Ovunque ci sia un possibile business. Dal monitoraggio delle attività imprenditoriali, emerge un «quadro analitico che evidenzia un'infiltrazione sempre più concreta e articolata della ‘ndrangheta nel settore degli appalti pubblici e nel rilascio di autorizzazioni, licenze e concessioni».

 

[…]

generale michele carbone

 

Che ci fossero preoccupazioni sulle infiltrazioni mafiose attorno al ponte di Messina s'era capito dall'inciampo occorso al magistrato Michele Prestipino, che qualche settimana fa è stato intercettato - nell'ambito di tutt'altra inchiesta, condotta dalla procura di Caltanissetta - mentre condivideva valutazioni (e forse notizie riservate) con due commensali importanti, gli ex prefetti Gianni De Gennaro e Francesco Gratteri, che oggi si occupano di garantire la sicurezza degli appalti per quella grande opera su cui ha tanto investito politicamente il segretario della Lega.

michele prestipino

PROGETTO PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA PROGETTO PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA