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UNIONE INCIVILE - NON SOLO MAZZETTE: L’IMPRENDITORE DEI RIFIUTI DI NARDO AVREBBE PAGATO AL SINDACO DI MADDALONI, ROSA DE LUCIA, E ALLA SUA COMPAGNA ASSESSORE ANCHE IL VIAGGIO ALL’ESTERO NEL CORSO DEL QUALE LE DUE DONNE SI SONO SPOSATE. AI DOMICILIARI L’AMICA DELLA PASCALE

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Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera

 

ROSA DE LUCIA 3ROSA DE LUCIA 3

L' istituzione della stazione unica appaltante era stata sbandierata a Maddaloni, come una garanzia di trasparenza. E invece in questo centro della provincia di Caserta si sarebbe consumato uno dei più grossi scempi della legalità che la cronaca giudiziaria recente ricordi.

 

Tangenti su ogni appalto, a cominciare da quello, ricchissimo, per il servizio di raccolta dei rifiuti. E tangenti, sotto forma di sponsorizzazioni, anche su iniziative minori, come le luminarie natalizie ma finanche una manifestazione contro la violenza sulle donne.

 

A beneficiarne - secondo una indagine coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e condotta dei carabinieri di Caserta, guidati dal comandante Giancarlo Scafuri - innanzitutto il sindaco di Forza Italia Rosa De Lucia, finita in carcere ieri mattina insieme con l' imprenditore Alberto Di Nardo, assegnatario dell' appalto per la raccolta dei rifiuti.

 

CECILIA D'ANNACECILIA D'ANNA

Arresti domiciliari, invece, per l' assessore alla Cultura Cecilia D' Anna, legata sentimentalmente al sindaco De Lucia, con la quale avrebbe contratto matrimonio all' estero, e i consiglieri comunali Giancarlo Vigliotta e Giuseppina Pascarella, detta Giusy, nota per essere stata molto amica di Francesca Pascale prima che questa diventasse la fidanzata di Silvio Berlusconi e lasciasse Napoli per trasferirsi ad Arcore.

D'ANNA E DE LUCIA ALLA PRESENTAZIONE DEL GIORNALE WEB D'ANNA E DE LUCIA ALLA PRESENTAZIONE DEL GIORNALE WEB

 

Secondo quanto è emerso dalle indagini, il sindaco De Lucia intascava da Di Nardo in media diecimila euro al mese garantendogli in cambio il continuo rinnovo del servizio rifiuti che l' imprenditore aveva ottenuto nel 2011 con assegnazione diretta, ma anche una serie di coperture, come l' annullamento di multe o l' esenzione di fatto dall' obbligo di rispettare nei suoi depositi le normative sulla sicurezza.

 

Ma l' affare più grosso sarebbe stato il rinnovo dell' appalto dei rifiuti, che avrebbe garantito a Di Nardo una commessa di 24 milioni di euro: in questo caso la tangente sarebbe stata di un milione e 200 mila euro.

 

Attraverso pedinamenti e microspie i carabinieri avrebbero stabilito che il pagamento delle mazzette avveniva abitualmente in un luogo insospettabile come l' abitazione della mamma del sindaco, dove De Lucia incontrava Di Nardo per poi andare, subito dopo, in banca a versare sul proprio conto corrente significative somme di denaro.

 

GIUSY PASCARELLAGIUSY PASCARELLA

In altre circostanze, invece, i pagamenti sarebbero avvenuti presso la sede del centro culturale Calatia, di cui è amministratrice unica Cecilia D' Anna, che risulta presente agli incontri tra sindaco e imprenditore durante i quali ci sarebbe stato il passaggio di denaro.

 

Secondo quanto riferito agli investigatori da un ex dipendente di Di Nardo, l' imprenditore avrebbe anche finanziato un viaggio all' estero, ad Antibes, fatto insieme dal sindaco De Lucia e dall' assessore D' Anna. Nel corso di questo viaggio, sempre a dire del teste, le due donne si sarebbero sposate. Di Nardo sarebbe andato in soccorso del sindaco anche quando i consiglieri Pascarella e Vigliotta avrebbero smesso di essere fedeli alla maggioranza.

GIUSY PASCARELLA 7GIUSY PASCARELLA 7

 

Ma nel dicembre scorso De Lucia aveva bisogno di loro per l' approvazione del bilancio comunale e li avrebbe quindi convinti a votare favorevolmente facendo incassare a ognuno ottomila euro, cacciati ovviamente dal solito Di Nardo. Alla vigilia di quell' importante seduta del consiglio comunale, Vigliotti era fuori Maddaloni: fu quindi necessario mettergli anche a disposizione un' auto della polizia municipale che andò a prenderlo in Calabria.