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CIRO AL BERSAGLIO – NUOVA UDIENZA DEL PROCESSO CHE VEDE IMPUTATI PER VIOLENZA SESSUALE CIRO GRILLO E TRE AMICI, A TEMPIO PAUSANIA - DOMANI IN AULA SARANNO SENTITI GLI ISTRUTTORI DI KITESURF, CON CUI LA RAGAZZA CHE LI ACCUSA HA AVUTO CONTATTI, IL GIORNO DOPO LA PRESUNTA VIOLENZA - GLI AVVOCATI DIFENSORI PUNTERANNO SULLE PAROLE DI MESSE A VERBALE DA UNO DEGLI ISTRUTTORI: “ERANO CONFIDENZE TALVOLTA POCO VERITIERE”, “ERA MOLTO CONFUSA E CONTRADDITTORIA”, “NON HO CREDUTO PIÙ DI TANTO A QUELLO CHE MI STAVA DICENDO…
Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”
«Per alcuni giorni ho avuto la sensazione di rivivere quello che mi è successo». È il 27 luglio del 2019 e la ragazza che sta parlando allo staff medico dell'Svs (il Soccorso violenza sessuale della Mangiagalli di Milano) è una presunta vittima di violenza sessuale.
«Quel che mi è successo» è stato nove giorni prima (il 17), in Sardegna: è una violenza sessuale di gruppo e il processo che ne è nato mette sotto accusa quattro ragazzi che, come lei, quell'estate avevano 19 anni.
Edoardo Capitta e Vittorio Lauria
I quattro ragazzi sono il figlio di Beppe Grillo, Ciro, e i suoi tre amici, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. La ragazza che li accusa è per tutti Silvia, anche se in realtà non si chiama così. E c'è poi l'altra parte lesa del processo, che abbiamo sempre chiamato Roberta, che però di fatto è una vittima inconsapevole: la violenza sessuale nel suo caso si fonda sul fatto che tre degli accusati le hanno scattato fotografie oscene mentre dormiva sul divano, ignara di quel che stava accadendo sia a lei sia alla sua amica.
Domani, a Tempio Pausania (Sassari), si terrà una nuova udienza e il tribunale ha chiamato in causa testimoni ai quali gli avvocati dei ragazzi avranno molto da chiedere e puntualizzare. Come l'istruttore di kitesurf con il quale Silvia avrebbe dovuto tenere una lezione poche ore dopo i fatti. Lui non stava bene perciò Silvia fece lezione con una sua collega.
Tutti e due hanno quindi avuto contatti con la ragazza quel giorno, e lui in particolare ha raccolto le confidenze di lei che già un anno prima gli aveva raccontato di un altro abuso sessuale. È facile immaginare che gli avvocati difensori degli imputati punteranno molto sulle sue parole messe a verbale dall'istruttore. Passaggi tipo: erano «confidenze a mio avviso talvolta poco veritiere», oppure il fatto che lei fosse «molto confusa e contraddittoria», o ancora: «Non ho creduto più di tanto a quello che mi stava dicendo».
ciro grillo intercettato da non e' l'arena
L'istruttrice arriverà in aula probabilmente per ripetere quel che ha già raccontato ai carabinieri e poi alla stampa sulle condizioni psicofisiche di Silvia quando si presentò a lezione: «Pareva stonata, disse che aveva bevuto». Saranno molto importanti, per la ragazza, le testimonianze dei tre operatori della Mangiagalli: la psicologa, la ginecologa e il medico legale che la visitarono nove giorni dopo i fatti.
Nelle loro relazioni si parla, appunto, dei sintomi psichici che lei riferisce: quella «sensazione di rivivere» l'accaduto. E dei segni fisici rilevati nella scheda clinica: alle gambe e al braccio destro. Residui di lividi che per l'accusa sono tracce evidenti della violenza subita.
FRANCESCO CORSIGLIA
vittorio lauria ciro grillo
vittorio lauria
francesco corsiglia
edoardo capitta
vittorio lauria
vittorio lauria scherza con la presunta vittima di stupro
il video di ciro grillo e vittorio lauria con la ragazza che dorme 3
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