coppie gay

QUATTRO GENITORI PER UN BEBE' - DUE COPPIE GAY SI LITIGANO UN FIGLIO ''CONDIVISO'': GLI UOMINI HANNO MESSO IL SEME, LE DONNE L'UTERO. DOPO 9 MESI, IL LORO PIANO È 'CROLLATO', E ORA IL PROCESSO POTREBBE CAMBIARE IL DIRITTO DI FAMIGLIA AMERICANO

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

coppie gay 2coppie gay 2

Da http://uk.businessinsider.com  

 

In un recente articolo del “New York Post”, vengono illustrati i dettagli di uno dei più strani casi di affidamento di sempre.

 

L’avvocato Susan Bender sta cercando di districare una complicata e inusuale situazione dovuta alla rottura di un precario equilibrio tra due coppie gay, due uomini e due donne, che condividono la custodia di un bambino.

 

Il precario equilibrio era stato stabilito in precedenza: Uno degli uomini aveva donato lo sperma alla coppia femminile. Il bambino avrebbe dovuto vivere tra le due case, cambiando ogni quarto di anno. Le due coppie avevano stabilito di acquistare due appartamenti identici, ammobiliati e decorati assolutamente allo stesso modo.

coppie gay 3coppie gay 3

 

Nove mesi più tardi, il “piano perfetto” è crollato.

 

"Siamo entrati in aula e il giudice stava leggendo la petizione. Non dimenticherò mai l'espressione sul volto del giudice," racconta Susan Bender, che rappresenta una delle due donne. "Alzò gli occhi e guardò entrambe le parti, poi mi guardò e disse: “Avvocato, ci spieghi”.

 

tiffany will you  campagna per coppie gaytiffany will you campagna per coppie gay

La diffusione di genitori surrogati e coppie dello stesso sesso ha complicato i casi di affidamento. Il “Post” spiega che mentre in passato i giudici tendevano generalmente a favorire le donne nei processi, oggi il sesso non può più essere un fattore discriminante e stanno cercando nuove soluzioni.

 

COPPIE GAY COPPIE GAY

La connessione biologica di genitori e bambini sta diventando meno importante. I giudici sembrano essere più interessati a chi sarebbe stato il tutore primario.

 

"La vita delle persone sta cambiando, si sta evolvendo", racconta la Bender al Post. "La questione centrale diventa: Come fa la legge a intervenire realmente e proteggere tutti? È una sfida ardua."