DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Prima di entrare in carcere, Massimo Zen, la guardia giurata di Cittadella condannata a 9 anni e mezzo per l’uccisione di un rapinatore nel 2017 durante una serie di rapine, sentenza confermata dalla Cassazione, parla a La Zanzara su Radio 24: “Io innocente. Lo rifarei? Per la mia testa sì, per lo stato e le leggi italiane mi giro dall’altra parte. Non ho sparato per uccidere ma per difendere me e cercare di fermare la macchina. La famiglia della vittima mi ha chiesto il risarcimento e l’azienda è sparita”.
Il 22 aprile del 2017, Zen mise la sua auto di traverso per fermare la fuga di tre uomini che dopo aver rapinato diversi bancomat della provincia di Treviso stavano dirigendo la macchina verso di lui. Poi i colpi.
“Mi sento deluso - dice ancora - e stanco di questa storia. Io innocente? Sicuramente. Legittima difesa? Esatto. Lo rifaresti? Per la mia testa e la divisa sì, per lo stato e le leggi italiane no. Mi giro dall’altra parte”.
Zen, attualmente in disoccupazione da un anno e mezzo, a La Zanzara dice: “Rimorso? Se fossi morto io…Quando un carabiniere, un poliziotto si mette la divisa non sa mica se va a casa poi. E questo vale anche per chi fa una rapina, per tutti. L’unico errore che ho fatto è aver dato credito alle leggi italiane. Oggi mi sarei girato dall’altra parte”.
Nella storia di Zen ci sono politici che hanno usato il suo caso per mera campagna elettorale e poi sono scomparsi: “E’ vero, ma non faccio nomi. La famiglia della vittima ha chiesto risarcimento? Si, dopo la sentenza chiederanno danni a me e all’azienda che è anche sparita dopo il fatto”.
giuseppe cruciani a la zanzara - radio 24
“Mi sento di aver dato troppa fiducia allo Stato - dice Zen a La Zanzara - quando rischi la tua vita non puoi decidere cosa fare o cosa no, sono attimi. Ci sono rilievi dei RIS sui colpi sparati: un colpo che entra in diagonale da un cristallo frontale dal lato del passeggero e colpisce l’autista è intenzionale?”.
“La macchina a bloccare i malvimenti? Oggi la sposterei per lasciarla passare”, dice ancora. “Dopo il carcere - conclude Zen a La Zanzara - vorrei tornare alla mia vita normale. La legge sulla legittima difesa è fatta male. In Italia la difesa deve esser pari all’offesa. Se mi stavano investendo dovevo dirgli aspetta prendo la macchina e vi vengo addosso? Come cercavo di fermarli? Non ho sparato per uccidere, ma per difendere me e cercare di fermare la macchina”
massimo zen 2giuseppe cruciani david parenzo foto di bacco (4)MASSIMO ZENMASSIMO ZEN
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