
JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA…
OSCAR-RAFONE! DOMANI LA CERIMONIA DI CONSEGNA DELLE STATUETTE: PER LA PRIMA VOLTA DALL' 89 LO SHOW E’ SENZA PRESENTATORE – DALLA CATEGORIA DEDICATA AI FILM POPOLARI AI PREMI DURANTE LA PUBBLICITA’: FIN QUI E’ ANDATO TUTTO STORTO…
Lorenzo Soria per la Stampa
Manca un giorno alla 91 a edizione degli Oscar. Sono le ore di attesa nelle quali tradizionalmente si pensa solo a chi uscirà vittorioso e chi sconfitto.
Ore dedicate al glamour. Ma quest' anno la domanda nella bocca di tutti è diversa. Che cos' altro andrà storto da qui alla cerimonia? Quali imbarazzanti incidenti ci attendono?
Da quando in agosto l' Academy - ossessionata dalla paura di vedere un' ulteriore caduta negli indici di ascolto televisivi- ha annunciato che avrebbe introdotto una nuova categoria per riconoscere i film più popolari, il percorso a ogni tappa è stato sempre più imbarazzante: grande annuncio, proteste dei membri, e poi ritirata.
In quell' occasione insorsero i critici e anche gli autori e produttori dei film di grande successo come Black Panther , che si sono sentiti ghettizzati.
«Scusate, non se ne fa più niente» annunciarono nel giro di un paio di settimane i vertici dell' Academy. A quel punto la curiosità cadde su chi sarebbe stato il maestro di cerimonia.
Dwayne Johnson e altri big hanno gentilmente declinato, la scelta alla fine è caduta su Kevin Hart. Ma è durata pochi giorni, il tempo di rintracciare vecchi tweet considerati omofobici , con l' attore per nulla pentito. È iniziata una nuova ricerca, poi l' annuncio: per la prima volta dall' 89 la cerimonia non avrà un presentatore.
Quando la cerimonia, che inizia alle 17.30 a Los Angeles (le 20.30 nella East Coast), va oltre le tre ore e si avvicina alle quattro, chi si sintonizza tende ad andare a dormire. Troppo tardi. Per non perdere ancora più telespettatori - l' anno scorso sono stati 26,5 milioni contro i 43 di pochi anni fa - l' imperativo è quello di tenere lo show sotto le tre ore. I produttori ne hanno pensate tante: hanno flirtato con l' idea di presentare solo due delle cinque canzoni candidate, con ovvia rivolta dei tre esclusi. Hanno implorato tutti i candidati a cui andrà la statuetta di fare a meno di troppi abbracci nell' avvicinarsi al palco e poi di essere essenziali nei loro discorsi di ringraziamento.
Inf ine, due settimane fa c' è stato l' annuncio che gli Oscar di quattro categorie sarebbero stati comunicati durante i break pubblicitari. Nuovo ammutinamento, questa volta condotto da nomi come Guillermo del Toro, Quentin Tarantino e Christopher Nolan e, appena pochi giorni fa, nuova ritirata: scusate, anche qui non se ne fa niente. Insomma, tutto più o meno resterà come prima, salvo un palcoscenico con molte curve che rievoca un palazzo di Frank Gehry e che si estende nel teatro. «Sembra che venga fuori e ti abbracci», dice Donna Gigliotti, co-produttrice dello show. E ha aggiunto che sarà tutto di colore oro.
Chi l' ha visto sostiene che sembra di stare in mezzo ai capelli di Donald Trum p.
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