feste in spiaggia

DISCOTECHE CHIUSE? E CHE PROBLEMA C’È? ANDIAMO IN SPIAGGIA! – DA OSTIA A GALLIPOLI, SONO MOLTI GLI STABILIMENTI BALNEARI CHE SE NE SBATTONO DELLE NORME ANTI-CONTAGIO E PROPONGONO SERATE DANZANTI, APPROFITTANDO DELLE CHIUSURE DEI LOCALI NOTTURNI – LA PROTESTA DI BRIATORE: “MENTRE L'INTERO SETTORE DELLE DISCOTECHE ASPETTA RISPOSTE DAL GOVERNO, SI ORGANIZZANO FESTE IN PIAZZA SENZA RISPETTO DELLE NORMATIVE PREVISTE”

FESTE IN SPIAGGIA

Diodato Pirone Mirko Polisano per "il Messaggero"

 

Mentre le discoteche continuano a rimanere chiuse fra le proteste di sindaci e gestori, mezza Italia ha ripreso a ballare.

 

Da Gallipoli a Pisa, passando per Ostia, piovono le segnalazioni di gente che ha ripreso a ballare nonostante i divieti.

 

Anche i controlli (pochi) lo confermano. L' altro ieri la Polizia di Stato ha chiuso e multato a Gallipoli un bar che serviva bevande sulla spiaggia ma che aveva assunto tanto di dj per far ballare centinaia di giovani. Risultato: multa di 400 euro al titolare del locale e al dj. Numerosi clienti identificati. Locale chiuso per 5 giorni estensibili sulla base di una ordinanza del Prefetto.

 

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Nel pisano è successo anche di peggio: un maxi party rave al quale hanno partecipato 5 mila giovani parte dei quali provenienti dall' estero.

 

Il concerto è avvenuto nelle campagne fra Pontedera e Empoli dove i giovani si sono assembrati senza alcun controllo ballando intorno ad un rudere. Le forze dell' ordine, avvertite dagli abitanti i cui giardini in alcuni casi sono stati invasi da gente ubriaca e circondati da camper e persino tir parcheggiati spesso a casaccio, hanno disposto tre posti di blocco che però hanno fermato solo i ritardatari.

 

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E a Ostia? Qui molti stabilimenti balneari sparano musica a tutto volume. L' estate 2021 della località balneare del comune di Roma ricorda quella dello scorso anno in Sardegna dove le notti in discoteca sono state la base per la diffusione del contagio anche in piena estate. Disco e sale da ballo sono chiuse è vero, ma l' escamotage sul litorale è dietro l' angolo. Ci sono gli stabilimenti che si prestano come location per le serate danzanti.

 

Non lounge bar con note di sottofondo ma una vera e propria movida senza freni.

Gli stabilimenti nel mirino sono quelli dell' area della Rotonda - con file interminabili tra strada e marciapiedi senza rispetto delle distanze e, neanche a dirlo, senza che nessuno indossi la mascherina - a quelli poco prima del Porto.

FESTE IN SPIAGGIA

 

CONTROLLI INSUFFICIENTI

 Qui il sabato sera è stato infernale con il mancato rispetto di tutte le normative anti-Covid. Episodi simili erano stati registrati anche lo scorso anno, ma sono peggiorati dall' inizio di questa stagione. Dalla consolle il Dj set dirige la serata tra dance e commerciale mentre in pista - nonostante il divieto - centinaia di ragazzi e ragazze ballano senza dispositivi di protezione, senza rispettare le distanze sociali e senza evitare contatti e assembramenti. Zona bianca in questo e altri locali del litorale romano, per caso, potrebbe significare fine della pandemia? «Con le varianti che corrono sono proprio queste le situazioni da evitare maggiormente», ripetono medici e epidemiologi d' Italia.

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Ma a Ostia alcuni gestori di locali e gruppi di giovani compiacenti violano ogni misura di sicurezza: dai drink passati di mano in mano agli abbracci di gruppo.

 

Segnali ignorati ma anche comportamenti sbagliati che potrebbero rivelarsi dannosi per l' intera comunità. Un po' dappertutto si verificano sempre le stesse scene, con le forze dell' ordine impegnate in controlli che in certi casi sembrano incidere poco.

 

In questo contesto va registrata la protesta di ieri sui social di Flavio Briatore, titolare fra l' altro della famosissima discoteca Billionaire in Costa Smeralda: «Mentre l' intero settore delle discoteche aspetta risposte dal governo che tardano ad arrivare - scrive Briatore - si organizzano feste in piazza senza alcun rispetto delle normative previste».

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Ma intanto sempre ieri ai gestori delle discoteche della Costa Smeralda è stata notificata la chiusura delle indagini per i contagi dell' anno scorso. L' ipotesi di reato è epidemia colposa e lesioni colpose. L' anno scorso nelle discoteche della Costa Smeralda furono registrati una sessantina di contagiati fra i dipendenti oltre che fra gli stessi titolari.

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