DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA…
TERREMOTO ROMA SCALINATA QUIRINALE
Michela Tamburrino per la Stampa
Infinita, quanto l' onda della paura. Forte, a spaccare il fiato. Ineluttabile, quanto l' idea della fine. Roma si sveglia così, alle 7,41 in un' ora insolita per essere festiva, strattonata giù dal letto, senza riguardo longitudinale. Scricchiola sotto il peso delle scosse, degli interventi fatti male, dell' incuria atavica. Si scende in strada, dai Parioli alla Prenestina, dal Centro storico al Flaminio.
Deserto intorno allo Stadio Olimpico in assetto da partita e poco più in là, in piazza Gentile da Fabriano, ai piedi del palazzo caduto a metà, la gente s' interroga su possibili crolli. In via Donatello, a cento passi, abita Gioia, che non riesce più a uscire da casa: «Sono al quinto piano e dell' ascensore già avevo paura, fin dall' ultima scossa. La paura non mi ha mai abbandonato.
Forse ero in dormiveglia quando ho sentito scricchiolii, tremava tutto. Scale no, ascensore, peggio, mi sono messa sotto l' architrave e ho sperato. Ma non finiva mai. Vedevo cose cadere, libri, quadri. Oggi volevo andare al cinema. Oggi invece non esco».
Ci sono i vigili del Fuoco e i vigili urbani anche all' Eur perché un palazzo d' angolo tra viale del Caravaggio e via Mantegna, rivela lesioni. Tra piazzale della Radio e la Portuense, Roma Sud-Ovest c' è via Bartolomeo Cristofari.
Al civico 51 si era sparsa la voce che un ascensore fosse precipitato giù, fortunatamente vuoto. «Macché - sospira la signora del terzo piano al citofono - mi scusi non le apro ma ho mio marito anziano che è ancora agitato. Niente, l' ascensore ha sbattuto tanto e si è fermato tra il secondo e il terzo piano. Siamo scesi in strada per le scale, da incoscienti, perché giù è pure stretto, se cascava il palazzo ci prendeva tutti».
A cento metri, in via Oderisi da Gubbio, la forte scossa ha distaccato due edifici. Stesso terrore alla Circonvallazione Clodia, zona Nord- Ovest, palazzo lesionato e ragazza bionda che fa jogging: «Scarico la tensione, stanotte mi sono svegliata di soprassalto, ho tre labrador, quelli niente, li ho tirati giù da casa a forza».
E al bar vicino Ponte Milvio si discute sul "poteva essere". «La prima cosa che ho fatto d' istinto? Prendere il telefonino, per comunicare con qualcuno, dare l' allarme anche da sotto le macerie. Potendo, andare al "Ponte Mollo", quello l' hanno fatto i romani, antichi però, certo non cascherà mai».
TERREMOTO TRAFORO SOTTO AL GIANICOLO ROMA
Niente lezioni Oggi le scuole resteranno chiuse, per l' ordinanza della sindaca Raggi. Ieri traffico in tilt soprattutto nel centro storico, le metropolitane A e B, ferme in mattinata a scopo precauzionale, sono state riaperte dopo l' ora di pranzo ma la gente non le ha prese, il terrore alla sola ipotesi di viaggiarci sopra, senza contare che alla stazione Termini ascensori e scale mobili sono guaste: «Io a morire come un topo non ci sto, dice Mara - mi manca l' aria là sotto».
Sono oltre 150 tra Roma e provincia gli interventi effettuati dai vigili del fuoco. Di questi 90 per verifiche statiche, a centinaia le richieste d' intervento al portale «io segnalo». Il rosario di cordoni non ha fine: transennata una parte della scalinata che da via della Dataria porta a piazza del Quirinale. Un' altra scalinata, quella che da via di San Vitale conduce a via Nazionale e lambisce il Palazzo delle Esposizioni, anche questa chiusa per verifiche.
Il traforo del Gianicolo Chiusa la galleria Pasa e il traforo Principe Amedeo d' Aosta che passa sotto al Gianicolo fuori dal Vaticano. Come in parte la Tangenziale Est per la sopraelevata di San Lorenzo, in direzione Verano-San Giovanni. Il Campidoglio, fermo per le visite, rivela una crepa nell' intonaco di Palazzo Senatorio. «Roma si sbriciola sotto i nostri occhi - dice un vigile di piazza Venezia intasata allo stremo -. Basta con le liti politiche, tutti insieme a mettere in sicurezza la nostra vita».
TERREMOTO ROMA LA GRANDE PAURA
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