DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
Luisa Mosello per www.ilmessaggero.it
Panettoni low cost? Si grazie. Per lo shopping natalizio che vede in queste ore il suo clou e per la gioia delle tasche che guardano al risparmio con particolare attenzione. Spesso però sorgono dubbi e si ha paura che per la convenienza a rimetterci sia la qualità.
Anche perchè non di rado il dolce tipico delle feste viene regalato a parenti e amici, portato insieme allo spumante quando si è invitati al Cenone della Vigilia, al pranzo del 25 o la notte di Capodanno. «Non faremo brutta figura se non lo compriamo di marca?», ci si chiede di fronte ai bancali dei supermercati pieni e zeppi di merce festaiola d'ogni sorta e letteralmente per tutti i gusti. Con e senza canditi, con gocce di cioccolato, farciti, alti, bassi e chi più ne ha più ne metta (tutto è possibile perchè il disciplinare che regola la ricetta permette tantissime varianti).
Certo la differenza di prezzo c'è: ci si sposta dai 3 ai 14 euro al chilo. Ma quello che molti non sospettano à che dietro ai prodotti cosiddetti delle insegne, ovvero con il marchio della Grande Distribuzione, si nascondono le grandi aziende del settore. In pratica magari la confezione non sarà quella tanto conosciuta e pubblicizzata in tv ma la sostanza è quella. Qualche esempio?
Come riporta Il fatto alimentare, Maina produce per Coop (stesso stabilimento di via Bra a Fossano, Cuneo), Balocco per Carrefour (stabilimento sempre a Fossano ma in via di Santa Lucia). E ancora dietro al panettone di Pam c'è Borsari e a quello di Conad ci sono Bauli (stesso stabilimento di produzione a Castel d'Azzano nel Veronese) e Vergani. Paluani invece è il dolce regista per Auchan e Eurospin (stabilimento di Dossobuono di Villafranca). E il gruppo Selex ha l'imprimatur del Vecchio Forno (stabilimento di Brogliano) come Eurospin, mentre Unes ha dietro di sè Dal Colle.
Ci possono essere delle piccole differenze nella consistenza, nella quantità e nella concentrazione di alcuni ingredienti o nella loro provenienza, ma a livello generale il sapore è quello. I prezzi sono molto più convenienti dei cugini famosi, anche del 30, 40% in meno. E non è raro trovare offerte a meno, con pezzi anche a 2-2,50 euro. Cosa possibile anche per le marche "titolari" se si guardano bene i volantini dei vari supermarket che propongono a turno qualche affare da fare a fette.
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