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PER SAPERE CHE ISRAELE AVREBBE ATTACCATO L’IRAN, BASTAVA CONTROLLARE GLI ORDINI DI PIZZA – L’ACCOUNT “PENTAGON PIZZA REPORT”, SU “X”, AVEVA CAPITO CHE QUALCOSA STAVA SUCCEDENDO, GIOVEDÌ, CONTROLLANDO LE CONSEGNE DEI RISTORANTI NEI PRESSI DEL PENTAGONO – “A PARTIRE DALLE 18.59 QUASI TUTTE LE PIZZERIE NELLE VICINANZE HANNO REGISTRATO UN’IMPENNATA, MENTRE UN BAR GAY IN ZONA AVEVA UN TRAFFICO STRANAMENTE BASSO” – COSA SAPEVA TRUMP? HA FATTO IL DOPPIO GIOCO FACENDO CREDERE AGLI IRANIANI DI CREDERE A UN ACCORDO SUL NUCLEARE MENTRE DAVA MANFORTE A NETANYAHU?
WASHINGTON GLI ORDINI DI PIZZA AL PENTAGONO FANNO PENSARE A UNA "NOTTE MOVIMENTATA" PRIMA DELL'ATTACCO
Traduzione di un estratto dell'articolo di “The Guardian”
pentagon pizza report prima dell attacco di israele all iran
La tempistica del piano di Israele per attaccare l'Iran era top secret. Ma chi ha seguito le consegne di pizza a Washington ha intuito che qualcosa stava accadendo prima che cadessero le prime bombe.
Circa un'ora prima che la TV di Stato iraniana riferisse per la prima volta di forti esplosioni a Teheran, gli ordini di pizza nei pressi del Pentagono sono aumentati notevolmente, secondo un account virale di X che sostiene di offrire "informazioni scottanti" sui "picchi di attività a tarda notte" presso il quartier generale militare statunitense.
"A partire dalle 18.59 quasi tutte le pizzerie nelle vicinanze del Pentagono hanno registrato un'impennata di attività", ha scritto giovedì l'account Pentagon Pizza Report.
Non limitando la sua analisi alla pizza, l'account ha notato tre ore dopo che un bar gay vicino al Pentagono aveva "un traffico anormalmente basso per un giovedì sera", e ha detto che questo probabilmente indicava "una notte intensa al Pentagono".
Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran
Pur essendo tutt'altro che scientifica, la teoria della pizza al Pentagono "non è qualcosa che internet si è inventato", ha osservato all'inizio dell'anno Takeout, un sito online che si occupa di ristoranti e tendenze alimentari.
Le pizzerie adiacenti al Pentagono sono state molto più affollate del solito durante il precedente attacco missilistico di Israele contro l'Iran nel 2024, poiché nel complesso del Pentagono c'è "una moltitudine di ristoranti fast-food, ma nessuna pizzeria".
Le consegne di pizza al Pentagono sono raddoppiate prima dell'invasione statunitense di Panama nel dicembre 1989 e sono aumentate nuovamente prima dell'operazione Desert Storm nel 1991.
teheran dopo l attacco israeliano all iran
Donald Trump ha dichiarato al Wall Street Journal di essere pienamente consapevole in anticipo della campagna di bombardamenti, che secondo Israele è necessaria per porre fine al programma nucleare iraniano. "Sappiamo cosa sta succedendo", ha detto Trump.
Per il resto degli americani, gli ordini di pizze da asporto non erano l'unico modo per capire che qualcosa stava per accadere. Washington aveva già annunciato il trasferimento di alcuni diplomatici e delle loro famiglie dal Medio Oriente mercoledì. E quasi un'ora prima che Israele scatenasse la sua potenza di fuoco sull'Iran, l'ambasciatore statunitense a Gerusalemme, Mike Huckabee, ha inviato un post rivelatore.
tel aviv sotto attacco dei missili iraniani 2 foto lapresse
Siamo nella nostra ambasciata a Gerusalemme e stiamo monitorando da vicino la situazione", ha scritto Huckabee. "Resteremo qui tutta la notte. Pregate per la pace di Gerusalemme! […]
IL DOPPIO GIOCO DI TRUMP SULL'IRAN: «HA NASCOSTO IL SUO OK ALL'ATTACCO DI ISRAELE PER AUMENTARE L'EFFETTO SORPRESA»
Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”
benjamin netanyahu donald trump foto lapress e
Due funzionari israeliani anonimi hanno detto ieri al sito Axios che l’attacco contro l’Iran sarebbe stato completamente coordinato con Washington e che Trump era d’accordo, anche se pubblicamente si opponeva: secondo questa versione dei fatti, il disaccordo sarebbe stato una «cortina fumogena» per dare all’Iran […] l’impressione di essere al sicuro, aumentando le chance di successo dell’operazione.
«Avevamo una chiara luce verde dagli Usa», ha dichiarato uno dei funzionari. In precedenza lo staff di Netanyahu aveva detto ai giornalisti che Trump aveva cercato di frenare Israele durante una telefonata lunedì, ma ora i funzionari israeliani dicono che in realtà quella chiamata riguardava il coordinamento prima dell’attacco. La Casa Bianca non conferma questa versione.
Trump ha detto che sapeva, ma che gli Stati Uniti non sono stati coinvolti militarmente. Ha parlato con Netanyahu giovedì prima dell’attacco. «Per avvertirci? Non era per avvertirci. Era… sappiamo cosa sta succedendo», ha detto al Wall Street Journal. Con il sito Axios, la Casa Bianca insiste che, fino a poche ore prima dei raid israeliani, Trump avrebbe detto a Netanyahu di non far nulla che potesse far «saltare» le possibilità di un accordo.
[…] Tra i 30 minuti e 1 ora prima che partissero i caccia israeliani, Israele ha informato anche altri alleati nella regione e nel mondo che stava per colpire l’Iran, specificando anche «che gli Usa non sono coinvolti e l’unica cosa che il presidente Trump vuole è la pace». Anche il dipartimento di Stato Usa poco prima ha informato diversi alleati in Medio Oriente sottolineando di non essere direttamente coinvolto.
Anche se Trump non era d’accordo, non è chiaro con quanta forza abbia cercato di dissuadere Netanyahu. Da una parte il presidente americano non voleva «rovinare» i colloqui sul nucleare con l’Iran, ma d’altra parte aveva dichiarato che gli iraniani non si stavano piegando alle sue condizioni (li aveva definiti «più aggressivi»).
Netanyahu gli avrebbe detto che «la sorpresa è l’essenza del successo» e ricordato che anche lui aveva affermato chiaramente che «l’Iran non deve avere un’arma nucleare». Alcuni alla Casa Bianca si preoccupavano che Netanyahu avrebbe agito anche senza luce verde di Trump. Netanyahu ha assicurato a Trump che non l’avrebbe fatto. La Casa Bianca gli ha detto che se avesse attaccato l’Iran, avrebbe dovuto farlo da solo.
attacco missilistico iraniano su tel aviv
Subito dopo l’attacco, Trump è rimasto in silenzio, cosa strana per lui. L’unica dichiarazione è stata un comunicato diffuso nella notte dal segretario di Stato Usa Marco Rubio […]
Il messaggio di Rubio però ha suscitato un certo choc nei media americani: mancava lo storico supporto esplicito degli Stati Uniti all’alleato (anche se il grado effettivo di supporto di intelligence, logistico e difensivo per l’operazione resta da vedere). Di certo il giorno dopo l’attacco, Trump non ha nascosto di essere impressionato: «un grande successo», ha detto, notando che è stato usato «grande equipaggiamento americano».
teheran dopo l attacco israeliano
E ha presentato l’attacco israeliano come qualcosa che può «aumentare» le chance di un accordo e contribuire a convincere l’Iran a rinunciare completamente all’arricchimento dell’uranio. Ha detto anche che «i mercati risponderanno positivamente, perché l’Iran non avrà un’arma nucleare». […]
Il suo inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff vuole ancora incontrare il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi, ma gli iraniani dicono che non parteciperanno: considerano gli Stati Uniti responsabili.
Le basi militari Usa nella regione sono in allerta, sono in arrivo due cacciatorpedinieri e altre risorse. E una volta partita la rappresaglia di Teheran, gli americani hanno aiutato l’alleato a intercettare i missili e i droni.
Ieri Trump ha parlato di nuovo con Netanyahu: non ha voluto fornire dettagli sulla conversazione, né dire se gli sia stato chiesto di unirsi all’operazione. Per distruggere il sito nucleare di Fordow, nelle profondità di una montagna, gli israeliani hanno bisogno dell’aiuto degli Usa.
HOSSEIN SALAMI CAPO DEI PASDARAN IRANIANI UCCISO NELL ATTACCO ISRAELIANO
FUMO DALL IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO DELL URANIO DI NATANZ IN IRAN DOPO L ATTACCO ISRAELIANO
attacco israeliano all iran
MACERIE DOPO L ATTACCO ISRAELIANO ALL IRAN
ATTACCO ISRAELIANO ALL IRAN
attacco israeliano all iran
missili iraniani su israele
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