sharon verzeni

LA PISTA DEL PUSHER NEL GIALLO DI SHARON VERZENI – LA TESTIMONIANZA DEL TITOLARE DI UN NEGOZIO DI ALIMENTARI CHE SI TROVA A POCHI PASSI DA DOVE È STATA ACCOLTELLATA LA 33ENNE: “SARANNO UNA DECINA, IN GRAN PARTE MAROCCHINI. FANNO UN GRAN CASINO E SONO VELOCI DI LAMA. PER QUALCHE GIORNO NON LI HO PIÙ VISTI, POI SONO TORNATI. TUTTI TRANNE UNO: NON SI VEDE DA SETTIMANE. MI HANNO ANCHE FATTO VEDERE DIVERSE FOTO SEGNALETICHE...” – I SOSPETTI SONO TUTTI DA VERIFICARE, MA LA PISTA DEL VIOLENTO O DELLO SBANDATO NON È STATA MAI SCARTATA...

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Estratto dell’articolo di Maddalena Berbenni e Alfio Sciacca per https://bergamo.corriere.it/

 

sharon verzeni

«Saranno una decina, in gran parte marocchini. Fanno sempre un gran casino e sono veloci di lama. Per qualche giorno non li ho più visti, ma pian piano stanno tornando. Tutti, tranne uno. Non si vede da settimane». Lui è il titolare di un piccolo chiosco di alimentari a ridosso di piazza 7 Martiri e a poche centinaia di metri da dove è stata accoltellata Sharon.

 

E quel che racconta l’ha già riferito ai carabinieri. «Mi hanno anche fatto vedere diverse foto segnaletiche, ma non c’era quella del tizio che è sparito da settimane. Avrà sui 35 anni. Se me lo dovessi trovare davanti lo riconoscerei subito. Farebbero bene a cercarlo anche i carabinieri».

OMICIDIO DI SHARON VERZENI - LE TELECAMERE IN STRADA

 

Qualche giorno dopo che era stato in caserma alcuni del gruppetto se li è ritrovati davanti. «Sono venuti a minacciarmi. Mi hanno detto: “Sei un infame, perché non ti fai i ca... tuoi”. Avevano visto i carabinieri in borghese in negozio».

 

I sospetti sono tutti da verificare, ma questa è l’aria che si respira a ridosso del luogo in cui è stata uccisa Sharon. Ed è la ragione per cui la pista del violento o dello sbandato non è stata mai scartata. «È vero che abbiamo raccolto la testimonianza di questo commerciante — confermano gli inquirenti —. Non è l’unica persona che ci ha riferito di quel contesto ambientale». E aggiungono: «Quella dello sbandato è una delle piste sulle quali stiamo lavorando, assieme ad altre».

 

OMICIDIO DI SHARON VERZENI - LE TELECAMERE IN STRADA

[...] Negli anni Terno è diventata una vera e propria piazza di spaccio, dove confluiscono pusher e tossicodipendenti da tutta la Bergamasca. Pare sia la stazione ferroviaria a fare da catalizzatore per gli spacciatori provenienti dai vari comuni lungo la Bergamo-Lecco e la Bergamo-Milano, via Carnate. In gran parte nordafricani, molti marocchini, spesso senza fissa dimora, che giornalmente vengono a bivaccare qui. «Per spacciare e far casino», confermano molti residenti.

 

E la droga si porta dietro degrado e violenza. In genere litigano tra di loro. «E sono quasi tutti con un coltello in tasca — racconta il nostro commerciante —. Tempo fa mi hanno anche spaccato la vetrina perché volevano assolutamente una bibita in bottiglia di vetro. Le utilizzano quando litigano e i carabinieri mi hanno vietato di venderle». [...]

 

RICERCHE PER LE STRADE TERNO D ISOLA - OMICIDIO DI SHARON VERZENI

Nella sua passeggiata notturna Sharon, con le scarpette da ginnastica e le cuffiette alle orecchie, passa proprio accanto ai due punti di ritrovo degli spacciatori, il parco e la piazza 7 Martiri. Da qui imbocca via Castegnate, dove viene uccisa con quattro coltellate. [...]

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