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LA POLIZIA INDAGA SUL KILLER MISTERIOSO CHE HA UCCISO CARMELA FABOZZI, 73ENNE PENSIONATA DI VARESE TROVATA SENZA VITA NEL SUO APPARTAMENTO – I VICINI: “VERSO MEZZOGIORNO, UN TIZIO SUI SESSANT'ANNI HA SUONATO IL CAMPANELLO E HA CHIESTO SE SAPESSI DOV'ERA "LA SIGNORA CARMELA" – IL KILLER L’AVREBBE AMMAZZATA CON UN “CORPO CONTUNDENTE” E SE NE SAREBBE ANDATO SENZA RUBARE NIENTE, NONOSTANTE LE BANCONOTE DELLA PENSIONE IN PIENA VISTA – CI SAREBBERO TRE PUNTI CHE NON TORNANO…
Andrea Galli per il “Corriere della Sera”
Una vecchia e popolare corte sotto il campanile, ultima scala, trentun gradini, secondo piano, ballatoio, e sulla destra l'ingresso del piccolo trilocale dove è stata uccisa Carmela Fabozzi, 73 anni, la proprietaria. La porta era chiusa. Prima anomalia: la donna la lasciava aperta per far girare l'aria anche di sera, sicura che non vi fossero pericoli. Sui fili esterni mancavano i vestiti messi ad asciugare, ma non le mollette. Seconda anomalia: nella sua quotidianità routinaria, l'anziana rinvenuta senza vita alle 19 di venerdì dal figlio in via Sanvito, a Malnate, osservava una rigorosa procedura.
Ovvero uscire, ritirare gli abiti, sistemarli, uscire ancora e afferrare le mollette. Nell'intervallo tra le azioni, l'assassino si sarebbe infilato nell'abitazione e avrebbe ucciso Carmela con un'arma forse improvvisata - un generico «corpo contundente» - contro viso e capo. In un comò, banconote della pensione: il killer nemmeno le ha cercate. Ma il killer potrebbe essere l'uomo misterioso?
L'«ESTRANEO» SOSPETTO
Ci dice una vicina: «Sarà stato mezzogiorno, e un tizio sui sessant' anni, nessun segno particolare, uno insomma per me normalissimo, ha suonato il campanello e ha chiesto se sapessi dov' era "la signora Carmela"». Della presenza ha parlato un secondo vicino, confermando l'età apparente e l'aspetto «assai anonimo».
Dunque l'altroieri l'uomo misterioso era qui, e forse anche in passato a sentire un terzo vicino che ricorda di averlo visto «le settimane addietro accompagnarsi con la donna». Scoprire chi sia questa persona, se collegata all'omicidio oppure una falsa pista, è compito dei carabinieri del Comando provinciale di Varese, città con cui il paese di Malnate confina. Per cominciare gli investigatori hanno lavorato sui seguenti temi: la collocazione geografica del figlio, che in conseguenza di una «relazione non serena», da un mese si appoggiava alla mamma; il cellulare di quest' ultima; le frequentazioni dell'anziana.
Ebbene, al momento la posizione del figlio, imprenditore edile in Svizzera, sarebbe «comprovata» rispetto all'estraneità al delitto ma le verifiche proseguono; il telefonino non ospitava un intenso traffico di chiamate e messaggi (nel senso di sospetti); le frequentazioni di Carmela Fabozzi, quelle note, «ufficiali», veicolano a coetanee con le quali lei, vedova, si fermava a parlare al cimitero e al supermercato, e ad amicizie fra i Testimoni di Geova.
Il medico legale, tenendosi ampie riserve a dopo l'autopsia, non ha fornito un'ora precisa dell'omicidio comunque collocandolo tra tarda mattinata (più probabile) e pomeriggio. Sparita l'arma, manovrata con furia e insistenza. Il killer ha infierito sull'anziana a terra agonizzante.
TRA SCALE E BALLATOI
Nessun elemento, quale ad esempio un bicchiere per gli ospiti depositato sul tavolo o nel lavello, e in generale tracce nette, lascia ipotizzare una sosta prolungata (e anche attesa) dell'ospite. Non ci sarebbero telecamere «utili» nella corte, popolata da italiani imparentati e stranieri. Decine di abitanti che sostano sui ballatoi e girano in cortile.
Situazione che negli inquirenti genera dubbi su di un «esterno» che si sarebbe avvicinato e allontanato quando c'erano movimenti (i bimbi giocavano, gli adulti rincasavano per la pausa pranzo, altri adulti parcheggiavano dopo la spesa nei molti posti a disposizione...). Al solito, in un'indagine nulla e nessuno viene escluso. Non risultano rancori di Carmela con i residenti: i carabinieri vogliono capire l'esistenza di uno scenario opposto.
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