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IL PORNO-RICATTO DELLA PORTA ACCANTO – UNA COPPIA DI TORINO È STATA CONDANNATA PER ESTORSIONE E CALUNNIA NEI CONFRONTI DI UN MURATORE - I CONIUGI AVEVANO ADOCCHIATO LA VITTIMA, CHE STAVA LAVORANDO DAL VICINO DI CASA DEI DUE, E HANNO INIZIATO A CHIEDERGLI SOLDI, SOSTENENDO DI TROVARSI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA – LA DONNA HA POI INIZIATO A INVIARE FOTO A LUCI ROSSE ALL'OPERAIO, CHE HA RICAMBIATO CON IMMAGINI HOT – POCHI GIORNI DOPO, IL MARITO HA FINTO DI ESSERE ALL’OSCURO DEL "TRADIMENTO" E...

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Estratto dell'articolo di Andrea Bucci per www.lastampa.it

 

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Avevano inviato foto a luci rosse accompagnate dalla richiesta di denaro. Il ricatto si è concluso questa mattina in tribunale a Torino con una doppia condanna per estorsione e calunnia nei confronti di una coppia residente a Santena nel Torinese.

 

Lui è stato condannato a 2 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione, con una multa di 456 euro; la moglie, accusata anche di calunnia, ha ricevuto una pena di 2 anni, 4 mesi e una multa di 500 euro. Durante le indagini, il pubblico ministero Paolo Toso aveva archiviato l’accusa di violenza sessuale che la donna aveva denunciato.  Marito e moglie dovranno inoltre risarcire la parte civile, rappresentata dall’avvocato Davide Diana, con 11.000 euro a titolo di provvisionale. […]

 

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LA VICENDA

La coppia conosceva la vittima, un vicino di casa che aveva ingaggiato l’uomo, muratore, per alcuni lavori di ristrutturazione. […] Durante il cantiere, i coniugi avevano iniziato a chiedere soldi, sostenendo di trovarsi in difficoltà economica: 200 euro un giorno, 500 un altro. L’uomo si era dimostrato generoso e aveva acconsentito, ma poco dopo l’imputata aveva iniziato a inviargli messaggi con sue foto senza veli. Lui aveva ricambiato.

 

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Pochi giorni dopo, il marito aveva finto di essere all’oscuro delle immagini della moglie e di aver scoperto tutto. A quel punto, aveva iniziato a chiedere denaro. La vittima, sotto pressione, aveva versato fino a 15.000 euro, prima di denunciare la coppia nell’aprile 2022.

 

La difesa, rappresentata dall’avvocata Silvia Merlino, ha chiesto alla giudice Roberta Cosentini la possibilità di sostituire la pena con i lavori di pubblica utilità o la detenzione domiciliare. Ha inoltre annunciato il ricorso in Appello.