congo ribelli m23

IL PREZZO DELLA TECNOLOGIA: IN CONGO STA SCOPPIANDO UNA GUERRA CIVILE PER LE TERRE RARE – NELLA ZONA DI GOMA, RICCA DI MINERALI FONDAMENTALI PER REALIZZARE PRODOTTI HI-TECH, I RIBELLI ARMATI DAL RUANDA HANNO SCATENATO L’INFERNO. LA SITUAZIONE È DRAMMATICA, CI SONO CORPI IN STRADA E OSPEDALI STRAPIENI, E ANCHE IL LABORATORIO DELL’EBOLA È A RISCHIO – NELLA CAPITALE, KINSHASA, I MANIFESTANTI DANNO FUOCO ALL’AMBASCIATA DEL PAESE CONFINANTE (VECCHIE RUGGINI: GLI HUTU AUTORI DEL GENOCIDIO RUANDESE DEL 1994 SONO FUGGITI IN CONGO) - VIDEO

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SCONTRI NELLA REGIONE DI GOMA IN CONGO

SCONTRI TRA LE TRUPPE DEL CONGO E I RIBELLI DELLA MILIZIA “M23”, APPOGGIATA DAL RUANDA, NELLA CITTA’ DI GOMA - E DIRETE: MA A NOI CHE CE FREGA? CI FREGA PERCHE’ LA PROVINCIA E’ PIENA DI MINERALI PREZIOSI E LA CITTA’ E’ UN NODO STRATEGICO PER L’ESTRAZIONE DI ORO E GAS - IL GOVERNO CONGOLESE CHIEDE ALL’ONU DI INTERVENIRE E DI SANZIONARE IL RUANDA - BRUCIATA UNA PRIGIONE A GOMA: IN CORSO UN'EVASIONE DI MASSA DI TREMILA DETENUTI...

https://www.dagospia.com/cronache/scontri-truppe-congo-i-ribelli-milizia-m23-appoggiata-dal-ruanda-422535

 

 

Congo, battaglia tra esercito e ribelli. Ambasciate sotto attacco a Kinshasa: «Complici del saccheggio di minerali»

Estratto dell’articolo di Alessandra Muglia per www.corriere.it

 

SCONTRI NELLA REGIONE DI GOMA IN CONGO

Le raffiche di spari non sono lontane, ma dopo tre giorni passati asserragliati nelle proprie case, di buon mattino molti hanno sfidato la paura e sono scesi al lago per rifornirsi di acqua. Non avevano scelta, bisogna pur sopravvivere nel caos di Goma, la grande città del Congo orientale teatro da domenica di violenti scontri tra l’esercito e i ribelli dell’M23 supportati da truppe ruandesi.

 

[…] Colpi d’arma da fuoco e mortai hanno scosso soprattutto ieri senza sosta questa città del Nord Kivu, regione ricca di coltan, oro, cobalto, rame e altre terre rare di cui sono fatti gran parte delle auto elettriche e dei cellulari prodotti nel mondo.

 

Sembra sottostimato il bilancio delle vittime di questo inizio di guerriglia urbana: decine di morti tra cui una ventina di soldati, 370 feriti oltre a mezzo milione di sfollati fuggiti dai campi profughi e riversatisi in città.

 

SCONTRI NELLA REGIONE DI GOMA IN CONGO

A Goma ci sono  «corpi in strada e ospedali strapieni», riferisce Adelheid Marschang, coordinatrice della risposta alle emergenze dell’Oms in Congo. Marco Doneda, vicecapomissione di Medici senza frontiere a Goma, conferma: «Dall’inizio dei combattimenti in città sono arrivati in ospedale diverse centinaia di feriti, ma chi riesce a raggiungerci è solo una piccola parte di chi è colpito. Emblematica la tragedia che ha segnato la famiglia di un mio collega: suo figlio è stato ucciso da una pallottola vagante e non riescono a portarlo all’obitorio».

 

All’ospedale Kyeshero di Goma Msf lavora a supporto della Croce Rossa internazionale che ha lanciato un allarme inquietante: il laboratorio sull’Ebola a Goma è a rischio. Il Cicr ha denunciato anche il saccheggio del suo magazzino sanitario, «da cui dipendono la cura e la sopravvivenza dei feriti evacuati negli ospedali che sosteniamo», ha chiarito François Moreillon, capo della delegazione del Comitato internazionale della Croce rossa nel Paese.

 

CONGO - RIBELLI E TRUPPE ONU

Per quanto l’ultimatum dato per deporre le armi sia stato rispettato da diversi soldati, i miliziani non sono riusciti finora a espugnare la città: hanno preso il controllo dell’aeroporto, chiuso da ieri, ma hanno perso quello della sede della radio tv nazionale, riconquistata dall’esercito; e non controllano nemmeno il palazzo del governatore, ucciso giovedì.

 

Una folla è insorta oggi nella capitale Kinshasa contro le autorità rwandesi, accusate di foraggiare l'M23 per garantirsi un afflusso delle preziose materie prime: i manifestanti hanno dato fuoco all'ambasciata di Kigali. L'ira si è riversata anche sulle sedi diplomatiche di Francia, Belgio e Stati Uniti: sul web circolano video   che mostrano i dimostrati infuriati prendere d'assalto le sedi, appiccando deliberatamente il fuoco.

 

[…]

 

CONGO - RIBELLI M23

In gioco ci sono oro, coltan, stagno e altre risorse per un valore di miliardi di dollari che vengono contrabbandate attraverso i confini del Congo. Una delle principali destinazioni è il Rwanda, secondo il governo di Kinshasa, che chiede all'Onu di mettere sotto embargo tutte le esportazioni di minerali provenienti dal suo vicino e di imporre sanzioni ai suoi leader politici e militari.

 

Ma il Rwanda e il Congo sono ai ferri corti da trent'anni, da quando gli hutu autori del genocidio ruandese del 1994 sono fuggiti oltre confine. Ne sono seguiti una serie di conflitti e i gruppi armati sono proliferati in tutto il Congo orientale, di cui più di 100 attualmente attivi. L'ultimo round di combattimenti ha attirato la condanna di Usa, Onu e dei leader africani, ma le richieste di un cessate il fuoco sono rimaste finora inascoltate.

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