emanuele ragnedda cinzia pinna

PRIMA UCCIDO, POI FESTEGGIO - DOPO AVER AMMAZZATO CINZIA PINNA, EMANUELE RAGNEDDA È VOLATO IN ELICOTTERO AL COMPLEANNO DI SUA MAMMA, CHE HA FESTEGGIATO 60 ANNI IN UN RISTORANTE DI ARZACHENA - CHI È L'IMPRENDITORE AGRICOLO DI 41 ANNI CHE HA UCCISO A PALAU LA 33ENNE A COLPI DI PISTOLA: SINGLE, AMICIZIE PERICOLOSE E ASSIDUO FREQUENTATORE DELLE DISCOTECHE DELLA COSTA SMERALDA, NEL 2021 DIVENNE FAMOSO PER IL SUO VINO VENDUTO A 1800 EURO A BOTTIGLIA...

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Estratto dell’articolo di Alberto Pinna per www.corriere.it

 

emanuele ragnedda

Aveva già ucciso Cinzia Pinna quando si è presentato ad Arzachena - allegro, tranquillo, sorridente, almeno in apparenza - alla festa per i 60 anni della madre, al ristorante Vecchio Mulino, dove erano presenti 150 invitati. Emanuele Ragnedda è arrivato in elicottero, ha salutato tutti ed è ripartito.

 

Single, qualche amicizia spericolata, assidue frequentazioni estive nei locali notturni della movida in Costa Smeralda, Ragnedda si era lasciato lo scorso anno con la fidanzata.

 

Accusato di avere ucciso e di aver nascosto il cadavere di Cinzia Pinna, 33 anni, scomparsa due settimane, Ragnedda — famiglia di imprenditori del vino, noto anche per aver prodotto un vermentino, annata 2021, venduto a 1.400/1.800 euro la bottiglia, prezzo record in Italia — è crollato dopo quattro ore di interrogatorio.

 

emanuele ragnedda

L'orgoglio della famiglia Ragnedda era il vermentino «Disco Volante», annata 2021, un bianco che, un anno dopo, ha dato a Ragnedda per qualche giorno visibilità al Vinitaly per il prezzo a bottiglia, ritenuto esagerato, che oscillava fra i 1.400 e i 1.800 euro. Emanuele Ragnedda replicava con fastidio e un po’ di supponenza: «Stupirsi di che? È meglio di certi celebrati vini di Borgogna». Il mercato gli diede ragione. 

 

Delle mille bottiglie commercializzate, ne sono rimaste pochissime, contese dai collezionisti. Figlio unico, dinastia di imprenditori geniali: il nonno Sebastiano si arricchì fra terreni e cemento. Accompagnava Karim Aga Khan alla ricerca degli appezzamenti sul mare e intascava lucrose mediazioni. Fondò un’azienda agricola e cominciò a produrre Capichera, fra i maggiori bianchi di Gallura.

 

Cento ettari, 42 di vigne, 35 a uve vermentino, 3 mila metri quadrati di strutture per la vinificazione. Al patriarca Sebastiano subentrarono i 6 figli (fra i quali Mario, padre di Emanuele). Che tre anni fa hanno venduto l’azienda a Carlo Bonomi, figlio di Anna Bonomi Bolchini, famiglia illustre della finanza milanese. […]

cinzia pinna

 

Uno zio di Emanuele, Alberto, è stato sindaco di Arzachena fra il 2012 e il 2017. Ambizioso, audace, egocentrico, naturalmente portato all’esibizionismo, Emanuele Ragnedda si è fatto le ossa nell’azienda di famiglia, ma da giovanissimo aveva progetti suoi e nel 2016 ha bonificato terreni incolti, granito e macchia mediterranea, di fronte all’arcipelago de La Maddalena a Conca Entosa (Valle Ventosa) 7 ettari, su 50 del compendio agricolo, e ha puntato sempre sul vermentino, produzione limitata, fascia altissima.

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