“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
1. ACCORDO CON MURDOCH HARRY RINUNCIA ALLA GUERRA AI TABLOID
Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per "la Repubblica"
Vittoria o sconfitta per Harry? Il secondogenito di re Carlo III aveva giurato di farla pagare ai tabloid che gli hanno «rovinato la vita » e che lui considera «responsabili della morte della madre Diana», inseguita dai paparazzi e morta il 31 agosto 1997 nel tragico schianto del Pont de l’Alma a Parigi. Harry ha fatto causa al Sun e al News of the World dello “squalo” australiano Rupert Murdoch, per consumare una pubblica e brutale vendetta: «Hanno scritto articoli mendaci, ottenendo informazioni personali con mezzi illegali, come intercettazioni e detective privati». Dopo un tale j’accuse , per Harry era una questione di principio, come aveva ribadito di recente a New York: «Così capiranno cosa vuol dire senso di responsabilità».
Invece, ieri Harry ha clamorosamente accettato l’offerta di un colossale risarcimento da parte di News Group Newspapers (Ngn), azienda editoriale di Murdoch, dopo vari rifiuti nei mesi scorsi. La cifra non è nota ma, a quanto si apprende, il duca del Sussex avrebbe ottenuto un indennizzo extragiudiziale vicino ai 10 milioni di euro per ritirare la sua denuncia, far collassare il processo e seppellire la sua “guerra santa” contro i tabloid.
Ma per il principe ribelle si tratta di «una vittoria monumentale, un giorno storico».
Pecunia non olet.
Ma Harry aveva due ottimi motivi per accettare il maxi risarcimento. Innanzitutto, ha costretto Ngn e Murdoch, per la prima volta, ad ammettere che il principe è stato vittima di intercettazioni e pratiche illegali: «Ci scusiamo profondamente con il duca di Sussex per il disagio arrecato, i danni causati alle sue relazioni, la grave intrusione nella sua vita privata da parte del Sun tra il 1996 e il 2011, così come nella vita privata della principessa Diana».
Insomma, un’umiliazione storica. Secondo: anche se Harry fosse andato fino in fondo e il giudice gli avesse dato ragione, avrebbe comunque rischiato di dover pagare molti milioni. Ciò perché il sistema giudiziario civile britannico favorisce gli accordi tra le parti pre-udienze. E se, alla fine del processo, il giudice avesse riconosciuto a Harry un risarcimento inferiore anche di un solo penny rispetto alle cifre offerte da Ngn, il duca si sarebbe dovuto accollare tutte le spese legali, anche di Murdoch.
Perciò, prima di Harry, tutti i vip vittime dello scandalo intercettazioni sinora avevano ceduto a risarcimenti principeschi, da Elton John fino all’ex irriducibile Hugh Grant.
Ma anche Murdoch e Ngn […] hanno segnato due punti a proprio favore. Il primo: l’ammissione dell’intrusione nella vita di Harry è stata scaricata sui comportamenti illegali di detective privati assoldati dai giornalisti, che quindi ne escono puliti.
Inoltre, se il processo fosse andato avanti, sarebbero stati coinvolti e chiamati a testimoniare tutti i vertici dell’impero mediatico di Murdoch, che si sono sempre detti innocenti ma che secondo Harry sapevano.
[…]
2. SE I SOLDI VINCONO SULL’ETICA
Estratto del’articolo di Enrico Franceschini per "la Repubblica"
Miseria e nobiltà. Ci vorrebbe Totò per mettere in scena l’ultima puntata della tragicommedia interpretata, nella vita vera, dal principe Harry. Il secondogenito di re Carlo e della scomparsa principessa Diana aveva tuonato fuoco e fiamme contro il magnate dei media Rupert Murdoch […]
“Lo svergognerò”, prometteva il principe, lasciando capire che la sfida in tribunale di questa settimana, per lui, non era questione di soldi, bensì di etica.
Invece, all’ultimo momento, accusatore e imputato si sono messi d’accordo, evitando il processo con un patteggiamento extragiudiziario che ha portato nelle tasche di Harry “una cospicua somma”, come ammettono gli avvocati di Murdoch.
[…] Harry descrive il patteggiamento come una “vittoria monumentale”, ma di monumentale sembra esserci soprattutto la cifra pagata da Murdoch per non farsi portare in tribunale.
Va bene che mantenere il tenore di vita a Montecito, suo dorato ghetto californiano, richiede ampie risorse: ma le eredità accumulate, i proventi per i programmi su Netflix e l’autobiografia, per dirla con Totò, non sono una miseria. Se ci teneva a “svergognare” il cattivo giornalismo, non doveva mettersi d’accordo con lo Squalo. Da un principe, ci si aspetta di più: noblesse oblige.
principe harry 1harry e meghan in colombia 6harry e meghan in colombia 7intervista del principe harry con itv 5principe harry PRINCIPE HARRY - MEGHAN MARKLEprincipe harry 2
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