carminati arresto

COME UN BOSS, PIÙ DI UN BOSS - LA PROCURA DI ROMA CHIEDE IL 41 BIS PER CARMINATI - PER I MAGISTRATI IL CARCERE DURO È INDISPENDABILE PERCHE’ “ER CECATO” HA CONTATTI DAPPERTUTTO ED È DI “ELEVATISSIMA PERICOLOSITÀ”

Federica Angeli per “la Repubblica

 

la cupola di mafia capitale carminatila cupola di mafia capitale carminati

Carcere duro per Massimo Carminati. La richiesta del regime di 41 bis per il boss della cupola di Mafia Capitale è partita dalla procura di Roma, all’attenzione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria lo scorso 18 dicembre. E le motivazioni che fanno seguito alla richiesta del 41 bis sono spiegate in sei pagine. 

l'esterno del carcere di massima sicurezza di tolmezzol'esterno del carcere di massima sicurezza di tolmezzo

 

«Il detenuto Carminati, tratto in arresto il 30 novembre 2014 — si legge — è accusato di essere il capo e l’organizzatore del sodalizio, di aver sovrinteso e coordinato tutte le attività dell’associazione, impartito direttive agli altri, reclutato imprenditori ai quali assicurare protezione, mantenuto rapporti con gli esponenti delle altre organizzazioni criminali operanti a Roma e con esponenti del mondo politico, istituzionale, finanziario, con appartenenti alle forze dell’ordine e ai servizi segreti».

 

arresto carminati arresto carminati

Di Carminati, i pubblici ministeri della procura di Roma Luca Tescaroli, Paolo Ielo e Giuseppe Cascini sottolineano soprattutto la duttilità, la persuasione e le «enormi capacità di sapersi muovere ovunque e con chiunque». «Il suo ruolo apicale indiscusso nel sodalizio, la sua presenza operativa in tutti i settori di business illecito dell’organizzazione, la sua capacità criminale, utilizzata come brand per incutere timore nei settori operativi, sono elementi che, anche da soli considerati, suffragano un giudizio di elevatissima pericolosità » dell’ex Nar.

 

L’elenco di quanto commesso dal boss di Mafia Capitale in passato, fin dagli anni Ottanta quando era nella Banda dellaMagliana, è piuttosto corposo e secondo la pubblica accusa dimostrerebbe, punto per punto, che Carminati deve necessariamente essere posto in regime di 41 bis.

procura  roma procura roma

 

Il colpo al caveau nella Banca di Roma della Procura del luglio 1999, per esempio, dimostra come “er Cecato” sia riuscito a violare il Palazzo di Giustizia e a portare via un bottino di 18 miliardi di lire grazie alla complicità di «quattro carabinieri, un dipendente dell’agenzia, personale amministrativo degli uffici giudiziari», oltre che di criminali. Il suo talento nel fare squadra col «mondo di sopra» e col «mondo di sotto» è ritenuto dunque motivo «necessario » al suo isolamento nel carcere in cui è detenuto.

 

Giuseppe Pignatone Giuseppe Pignatone

Ancora: i provvedimenti di clemenza nei suoi confronti «che complessivamente gli hanno condonato 5 anni e 4 mesi di reclusione » e la sua puntuale partecipazione a consorterie malavitose e ad attività criminali dimostrano, secondo i pm, «l’uso distorto che di tali aperture ha fatto Carminati». Anche per questo è necessario applicare il 41 bis.

Intanto oggi al tribunale del Riesame si discuterà la scarcerazione di altri 14 arrestati. Tra questi Franco Panzironi, ex amministratore delegato dell’Ama, Sandro Coltellacci, ritenuto un collaboratore del ras delle cooperative Salvatore Buzzi e, Rossana Calistri, già componente della Commissione aggiudicazione degli appalti sul verde pubblico.

PAOLO IELO PMPAOLO IELO PM