CHE QUALCOSA NON ANDASSE BENE IN “VISIBILIA EDITORE” L’AVEVA CAPITO ANCHE MARCO DE BENEDETTI NEL 2014 – IN UNA LETTERA INDIRIZZATA ALL’AMICA DANIELA SANTANCHE’, IL MANAGER SCRIVEVA: “QUEI CREDITI IN MENO: SONO RIMASTI IN VISIBILIA O NON SONO MAI ESISTITI? L’UNICA PERPLESSITÀ CHE NON TI NASCONDO AVERE È LA SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA DELL’AZIENDA” - ALLA FINE LO SBARCO IN BORSA DI VISIBILIA SAREBBE COMUNQUE AVVENUTO IL 24 NOVEMBRE 2014. MA I RAPPORTI DI DE BENEDETTI E PAOLA FERRARI CON “L’AMICA DANIELA” SI FECERO SEMPRE PIÙ DIFFICILI. DOPO MESI DI TENSIONI, LA GIORNALISTA IL 10 FEBBRAIO 2016 SI DIMISE DA PRESIDENTE DI VISIBILIA E A METÀ MAGGIO 2016 PRESENTÒ UNA DENUNCIA PER INFEDELTÀ PATRIMONIALE. QUELLE INDAGINI PERÒ CADDERO NEL VUOTO - MA IL 28 SETTEMBRE 2023, DOPO ANNI DI BATTAGLIE LEGALI, A SORPRESA PAOLA FERRARI È CORSA DI NUOVO IN SOCCORSO DI SANTANCHÈ E CON 500 MILA EURO È TORNATA SUA SOCIA IN VISIBILIA…

Estratto dell’articolo di Nicola Borzi per il “Fatto quotidiano”

CANIO MAZZARO - MARCO DE BENEDETTI - PAOLA FERRARI - DANIELA SANTANCHE

 “Daniela, come dicono i francesi: les bons comptes font les bons amis (i conti buoni fanno i buoni amici, ndr). Quindi voglio che ci chiariamo e che non ci siano malintesi tra di noi”. “Veniamo però alla sostanza. Quei crediti in meno: sono rimasti in Visibilia o non sono mai esistiti? Possiamo esaminare e condividere il cash-flow del 2014 (e del 2015) per capire la sostenibilità dell’azienda...adesso che non abbiamo più il volano finanziario di quei 1,5 milioni di crediti? Di qui l’insistenza per avere questi benedetti numeri”.

Così comincia e così finisce una lunga email che Marco De Benedetti venerdì 19 settembre 2014 inviava a Daniela Santanchè. Il manager […] si fidava poco dei bilanci di Visibilia Editore e, con 10 anni di anticipo, aveva “fatto tana” alla sua amica, nonché socia di sua moglie Paola Ferrari, giornalista della Rai.

santanche ferrari

[…] Santanchè il prossimo 20 marzo andrà a giudizio accusata proprio di aver falsificato i conti. Erano giorni cruciali quelli del 2014: l’azienda editoriale e pubblicitaria di Santanchè aveva appena deciso di “vendersi” alla Pms, società quotata degli eredi del comunicatore Patrizio Maria Surace, morto a 55 anni il 13 agosto 2012. Con quella che in gergo tecnico si chiama “fusione inversa”, Visibilia prendeva il controllo di Pms, la ribattezzava con il proprio nome e sbarcava in Borsa.

L’operazione era stata preceduta da una lunghissima fase preparatoria. Per mesi Santanchè, De Benedetti e Ferrari avevano limato i dettagli del reverse merger. Quattro ore prima dell’email di De Benedetti, Santanchè gli aveva scritto a sua volta: “Carissimi Marco e Paola, vi inoltro la lettera del mio advisor” sull’operazione di conferimento. Si tratta di una pagina firmata da Aurelio Matrone, finanziere di lungo corso che è stato amministratore delegato in Bioera, consigliere in Ki Group, società di Canio Mazzaro, ex compagno di Santanchè, finite entrambe decotte, e poi di Visibilia.

IL POST DI PAOLA FERRARI CONTRO DANIELA SANTANCHE PER I LICENZIAMENTI A NOVELLA

Matrone scriveva degli “accordi con il dott. De Benedetti”, del “documento sottoposto al Dr. De Benedetti” e rassicurava Santanchè: “Stia pure tranquilla che abbiamo sempre agito in maniera trasparente e corretta”. Ma De Benedetti, che sa leggere bene i bilanci, non si fidava per niente.

Così il “carissimo Marco” scriveva all’“amica Daniela”: “L’unica perplessità che non ti nascondo avere è la sostenibilità finanziaria dell’azienda”. Ed elencava i punti critici: “In assenza di risorse finanziarie nuove la sostenibilità dell’azienda è a rischio e l’indebitamento è probabilmente eccessivo”, “i crediti commerciali passano da €2.269k a 806k. Queste sono risorse finanziarie in meno per l’azienda”, “l’avviamento è stato aumentato ‘a tappo’ da €3.000k a€4.489k per far quadrare i numeri” dello stato patrimoniale. Poi la domanda: “Quei crediti in meno: sono rimasti in Visibilia o non sono mai esistiti?”.

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Alla fine lo sbarco in Borsa di Visibilia sarebbe comunque avvenuto il 24 novembre 2014. Ma i rapporti di De Benedetti e Ferrari con “l’amica Daniela” si fecero sempre più difficili. Dopo mesi di tensioni, Ferrari il 10 febbraio 2016 si dimise da presidente di Visibilia e a metà maggio 2016 presentò una denuncia per infedeltà patrimoniale. Quelle indagini però caddero nel vuoto.

I dubbi di De Benedetti, che pareva parlare più come azionista in proprio che da marito di una socia, toccavano dunque esattamente le voci di bilancio (crediti, avviamento, stato patrimoniale) che 10 anni dopo sarebbero state considerate fasulle dai consulenti della Procura di Milano che ha indagato sui bilanci di Visibilia in base agli esposti presentati tra il 2019 e il 2021 da un gruppo di soci di minoranza capitanati dal finanziere Giuseppe Zeno. L’ipotesi di falso in bilancio è quella per la quale la ministra del Turismo e senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè andrà a processo dal prossimo 20 marzo. Ma il 28 settembre 2023, dopo anni di battaglie legali, a sorpresa Paola Ferrari è corsa di nuovo in soccorso di Santanchè e con 500 mila euro è tornata sua socia in Visibilia. […]

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