RAPHAEL GRAVEN NON È STATO UCCISO - LA MORTE DELLO STREAMER FRANCESE, DOPO 12 GIORNI CONSECUTIVI DI VIOLENZE LIVE, È AVVENUTA “PER CAUSE MEDICHE O TOSSICOLOGICHE” – L’AUTOPSIA ESCLUDEREBBE “CAUSE TRAUMATICHE O L’INTERVENTO DI UNA TERZA PERSONA”. CERTO, LE TORTURE,  SOFFOCAMENTI, I PRODOTTI TOSSICI CHE GLI FACEVANO INGURGITARE, NON L'AVRANNO AIUTATO A STARE MEGLIO  – JEAN PORMANOVE, NOME “D’ARTE” DEL 46ENNE, VENIVA PICCHIATO E COSTRETTO A INGURGITARE PRODOTTI TOSSICI, NONOSTANTE AVESSE AVUTO PROBLEMI CARDIACI E SI CURASSE PER LA TIROIDE…

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(ANSA) - L'autopsia sul corpo dello streamer francese Jean Pormanove, morto in diretta sulla piattaforma tv Kick dopo 12 giorni consecutivi di un live fatto di violenze ed esperienze estreme, ha stabilito che il decesso è avvenuto "per cause mediche o tossicologiche".

La procura ha aggiunto che i primi esami escludono "cause traumatiche o l'intervento di una terza persona" nella morte di Raphael Graven, 46 anni, il vero nome dello streamer Pormanove.

La procura di Nizza precisa che le conclusioni dell'autopsia saranno "messe in relazione" con gli antecedenti medici dello streamer. Il quale, si apprende, "dovette interrompere nel. 2024 un'anestesia per un intervento dentistico a causa di difficoltà cardiache emerse in quell'occasione". Inoltre, si è appreso che Pormanove "subiva un trattamento medico per la tiroide".

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