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RIDER PER NON PIANGERE - LA FINANZA HA BECCATO 32 FATTORINI CHE DURANTE IL PRIMO LOCKDOWN FACEVANO CONSEGNE IN NERO NELLA "ROMA BENE" PER MENO DI 6 EURO L'ORA: 5 DI LORO PERCEPIVANO ANCHE IL REDDITO DI CITTADINANZA - MAXI MULTA PER I 21 IMPRENDITORI CHE LI SFRUTTAVANO: STANGATO ANCHE ROBERTO ANGELINI, CANTAUTORE DI "PROPAGANDA LIVE" SU LA7 SPUTTANATO PROPRIO DA QUESTA STORIACCIA...
Lorenzo Nicolini per www.romatoday.it
rider IN NERO BECCATI DALLA FINANZA
Studenti universitari tra i 22 e i 25 anni, padri di famiglia, persone che erano in difficoltà con il lavoro e chi voleva mettere da parte qualche soldo durante il periodo del lockdown. Questo l'identikit dei 32 rider, sottopagati, che portavano a domicilio il cibo dai ristoranti di Roma nord e del centro.
A intercettarli è stata la Guardia di Finanza con un'operazione che ha permesso di multare 21 imprenditori della Capitale, tra questi anche Roberto Angelini, cantautore e chitarrista, visto in tv nella band di Propaganda Live su La7 e multato dai baschi verdi per 15mila euro con l'accusa di aver fatto lavorare in nero delle persone a lui vicine con un furgoncino per le consegne a domicilio.
Le indagini sono iniziate a marzo 2020, con la concomitanza del lockdown. Nel verificare quando dichiarato dalle persone fermate in strada nelle ore serali e di notte, a bordo di furgoni, scooter, monopattini e bici, le Fiamme Gialle del 3° Nucleo Operativo Metropolitano hanno scoperto un vero e proprio giro di rider in nero che, in concomitanza con il notevole incremento delle consegne a domicilio, venivano di fatto sfruttati.
Dagli approfondimenti svolti è emerso che i rider erano impiegati da ristoranti, pizzerie e rosticcerie senza la "prescritta comunicazione telematica al Sistema Informativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali", spiegano dalla Finanza che aggiungono: "Nella maggior parte dei casi i fattorini utilizzavano biciclette, monopattini elettrici e scooter, pur essendo privi di ogni tutela in caso di infortunio".
Al termine dell'operazione i militari hanno comminato agli esercenti la cosiddetta 'maxi-sanzione' per un importo complessivo di oltre 800.000 euro, suscettibile di riduzione in caso di regolarizzazione dei lavoratori.
Stando a quanto emerso, inoltre, i rider "guadagnavano" meno di sei euro l'ora e tutti erano sottoposti ad orari massacranti. Nel corso degli accertamenti, inoltre, è stato appurato che 5 addetti percepivano il Reddito di Cittadinanza, facendo così scattare la segnalazione all'Inps per l'adozione dei provvedimenti di competenza.
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