CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO…
LA RIFORMA DEI CONDOMINI, VOLUTA DAL GOVERNO, E’ VERGOGNOSA: AGEVOLA LE IMPRESE, PROTEGGE I MOROSI E PUNISCE GLI ONESTI – UNO SCEMPIO VOLUTO DA QUEL CERVELLO IN FUGA DI ELISABETTA GARDINI, DI FRATELLI D’ITALIA: SE DA UN LATO SI ALLUNGANO I TEMPI PER AVVIARE I DECRETI INGIUNTIVI, DALL'ALTRO I CREDITORI POTRANNO RIVALERSI DIRETTAMENTE SUL CONTO CONDOMINIALE E, SE NECESSARIO, ANCHE SUI PROPRIETARI IN REGOLA (CHI HA SEMPRE PAGATO, VIENE INCULATO!) – NON SOLO: AUMENTANO I COSTI PER TUTTI PERCHE’ VENGONO INTRODOTTE NUOVE FIGURE. NEI CONDOMÌNI CON PIÙ DI VENTI PROPRIETARI, DOVRA’ ESSERCI UN REVISORE, VISTO CHE LA CERTIFICAZIONE DEI RENDICONTI SARÀ OBBLIGATORIA - IL 35 PER CENTO DEL CONTENZIOSO CIVILE IN ITALIA È RAPPRESENTATO DA CONTROVERSIE CONDOMINIALI E QUESTA RIFORMA NON PROTEGGE CHI PAGA CON REGOLARITA’: TUTELA I FURBI E I MOROSI…
1 - CONDOMINI, SI CAMBIA PER I MOROSI PAGANO TUTTI AMMINISTRATORI LAUREATI
Estratto dell’articolo di Massimo Ferraro per “la Repubblica”
Pagamenti solo tracciabili, obblighi di formazione per gli amministratori, nuove figure contabili. E la possibilità per i fornitori che vantano un credito di rivalersi su tutti, non solo sui morosi. Tredici anni dopo il varo della normativa in vigore, arriva la riforma dei condomini. Il disegno di legge a firma di Elisabetta Gardini (FdI) e altri dieci deputati è stato anticipato da Repubblica a novembre. Diverse le novità per armonizzare normativa e giurisprudenza.
A cominciare da chi non paga le rate dovute, con ripercussioni per tutti i vicini. Il testo prevede che i fornitori, e più in generale i creditori del condominio, possano agire direttamente sulle somme depositate sul conto corrente condominiale, senza dover procedere contro i singoli condòmini morosi, accelerando i tempi.
In caso di bilancio in rosso, i creditori potranno rivalersi anche sui condòmini in regola, che manterranno un diritto di regresso nei confronti dei morosi. In più, l'amministratore potrà richiedere decreti ingiuntivi contro i condòmini morosi dopo l'approvazione del rendiconto, che può avvenire entro 180 giorni dalla chiusura dell'anno contabile e non entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio. Di fatto allungando i tempi per l'avvio dell'iter destinato al recupero dei crediti.
Il disegno di legge, inoltre, propone l'introduzione della detraibilità delle spese condominiali ordinarie in sede di dichiarazione dei redditi, come già avviene per quelle sanitarie. Una misura che, oltre ad abbassare l'impatto del carico fiscale sui condomini, mira a incentivare la regolarità nel pagamento delle rate.
E per contrastare l'evasione fiscale e assicurare la massima trasparenza finanziaria vengono aboliti i passaggi di denaro in contanti: ogni spesa o versamento per la gestione del condominio deve transitare obbligatoriamente sul conto corrente del condomino, bancario o postale, per consentire la massima tracciabilità.
Come anticipato, gli amministratori condominiali dovranno "soddisfare requisiti minimi di professionalità (titolo, formazione, iscrizione a elenco nazionale)". Tra questi anche la laurea obbligatoria, che varrà per tutti: compresi gli amministratori "fai da te", cioè i condomini che si assumono quest'onere nel tempo libero. […] Altra novità: arriva la figura del revisore contabile condominiale, "con compiti di verifica della contabilità del condominio". Anche per i revisori la legge si propone di fissare "requisiti, modalità di nomina e l'iscrizione in un elenco nazionale". […]
2 - CONDOMINIO, PER I MOROSI PAGANO TUTTI ALLARME SUL PROGETTO DI RIFORMA
Estratto dell’articolo di Sandra Riccio per “la Stampa”
Niente più contante per i pagamenti, amministratori con la laurea e morosi «salvati» da tutti i condòmini. Sono alcune delle novità che introdurrà la nuova riforma del condominio che arriva a tredici anni dal riordino del 2012, e che promette più ordine e trasparenza ma con il rischio di costi più salati per le famiglie. Le novità sono contenute nel disegno di legge AC 2692, sostenuto con decisione da Fratelli d'Italia e presentato ufficialmente ieri a Roma.
Il punto più controverso tra i 17 articoli del disegno di legge riguarda il nuovo equilibrio tra morosi, condòmini virtuosi e fornitori che verrà introdotto dalla nuova riforma. Se da un lato si allungano i tempi per avviare i decreti ingiuntivi, dall'altro i creditori potranno rivalersi direttamente sul conto condominiale e, se necessario, anche sui proprietari in regola. Una svolta che rafforza le garanzie per le imprese, ma rischia di aumentare i costi per tutti.
[…] I criteri di redazione dei rendiconti diventano più stringenti, con l'introduzione di situazioni patrimoniali, riparti dettagliati e conguagli evidenziati. Nei condomìni più grandi entra in scena anche il responsabile della protezione dei dati, nominato dall'assemblea.
Verrà applicato il criterio di cassa, verrà redatta una situazione patrimoniale e uno stato di ripartizione dei costi relativi all'anno di esercizio con evidenza dei conguagli di fine gestione e di quelli precedenti, per tutti condòmini.
[…] Sul piano operativo, una novità accolta con favore dagli amministratori è il rinnovo automatico dell'incarico annuale, salvo diversa decisione dell'assemblea. Una soluzione che supera le frequenti impasse legate al mancato raggiungimento delle maggioranze.
Accanto ai nuovi requisiti formativi nasce un elenco ufficiale presso il Mimit, al quale dovranno iscriversi amministratori e revisori condominiali.
Con la riforma saranno inoltre introdotte nuove figure. E' il caso del revisore che diventerà centrale: nei condomìni con più di venti proprietari, la certificazione dei rendiconti sarà obbligatoria. Si legge nel testo, che «il 35 per cento del contenzioso civile in Italia è rappresentato da controversie condominiali e, tra queste, le impugnazioni dei rendiconti e i procedimenti per la riscossione forzosa dei contributi condominiali rappresentano una parte sempre più significativa».
Sul fronte dei lavori, viene rafforzata la sicurezza delle parti comuni: verifiche affidate a società specializzate e possibilità per l'amministratore di intervenire direttamente in caso di inerzia dell'assemblea. Per la manutenzione straordinaria, infine, il fondo spese dovrà essere costituito integralmente fin dall'avvio degli interventi. Le novità sono tante. Resta ora da capire se il percorso parlamentare riuscirà a trovare un equilibrio tra l'esigenza di maggiore trasparenza e la sostenibilità economica per famiglie e professionisti. Il confronto annunciato con associazioni e categorie sarà decisivo per correggere i punti più critici.
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