DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
VIDEO - L'INCHIESTA DEL ''CORRIERE'' SULLE MADRI SURROGATE IN VENDITA A ROMA
Antonio Crispino per www.corriere.it
L'atmosfera ricorda quella delle riunioni familiari tanto in voga negli anni '80 per la vendita del folletto, l'aspirapolvere tuttofare. Poche persone, possibilmente danarose, radunate attorno a un tavolo apparecchiato con bevande e biscotti. E il rappresentante aziendale che spiega pregi e vantaggi del nuovo prodotto. Illustra la composizione variegata del suo catalogo: colore della pelle, altezza, provenienza, caratteristiche fisiche.
Già, perché stavolta non si tratta di robot ma di bambini. E quelli interessati all'acquisto sono coppie che vorrebbero un figlio attraverso una madre surrogata. Significa che una donna partorirà il figlio per un'altra coppia. Con la quale si può scegliere di non avere nessun tipo di rapporto, garantito per legge.
La riunione si svolge all'inizio di giugno in una piccola stanza al secondo piano di un albergo di lusso a Roma. Partecipiamo fingendo di essere una coppia sterile. Ce ne sono altre tre, italiane ed eterosessuali. Ma gli appuntamenti sono ciclici. Dopo di noi c'è un'altra sessione. Come sono arrivate qui queste persone? Chi ce le ha mandate? In Italia questo tipo di incontro è vietato dalla legge 40.
«Chiunque realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro». L'agenzia ha pubblicizzato l'arrivo del suo guru su alcuni siti che si occupano di sanità ma le coppie che sono qui non sembrano assidue frequentatrici del web, la notizia deve essergli arrivata per altri canali.
Entrati nella hall bisogna fare il nome di Mario Caballero, il fondatore di Extraordinary Conceptions con sede in California. Lui scende e viene ad accogliere i potenziali clienti. «Gli affari - dice - vanno a gonfie vele». In Carolina del Nord è stata aperta una nuova sede appositamente per il mercato europeo. Ci sono grandi progetti di espansione ed è in atto una vera e propria guerra commerciale con i cinesi che nell'America occidentale stanno monopolizzando il business.
"Chiedono anche due o tre surrogate alla volta" dice l'imprenditore americano. Parla di coppie di qualunque età («Abbiamo detto "no" solo a un uomo di 93 anni»), sesso, religione. E di un data base vastissimo dove si possono vedere le foto delle madri surrogate durante tutto il ciclo della crescita «…così ci si può fare un'idea di come sarà vostro figlio».
La domanda
La domanda in Europa esiste già ma bisogna investire per farla crescere. Del resto, spiega l'imprenditore, i suoi collaboratori italiani - soprattutto avvocati - gli chiedono «più clienti». Uno dei nodi principali è quello della cittadinanza del bambino appena nato. A differenza di altre agenzie - soprattutto ucraine - illustra il vantaggio di scegliere una madre surrogata negli States: «Appena nato il bambino è cittadino americano. Dopo cinque anni, se lo volete, potete richiedere la cittadinanza italiana».
Il contratto
La massima attenzione deve essere volta alla stesura del contratto che è, ovviamente, curata da uno studio legale. Volete, ad esempio, che la madre surrogata da voi scelta stia lontana dai gatti per tutto il tempo della gravidanza? Basta inserirlo nel testo. Volete, come chiedono i cinesi, che faccia l'agopuntura ogni giorno? C'è una clausola anche per questo. Oppure siete convinti, come molti tedeschi, che il parto in acqua sia più sicuro? Lo inserite nel contratto e al momento del parto la mamma surrogata sarà accompagnata in una vasca. Il motto è : «Tutto quello che vi fa sentire bene lo potete inserire nel contratto». E la madre surrogata? E' d'accordo? «Se firma il contratto è d'accordo».
A sincerarsi che tutto proceda secondo gli accordi non è un avvocato ma un gruppo di psicologhe. Che hanno anche il compito di evitare qualunque legame emotivo con il bambino che portano in grembo. «Ogni madre surrogata è assistita da una dottoressa che tutti i giorni le dice: come stai? Come ti senti oggi? Ricordati che il bambino non è tuo». L'americano descrive tutto questo come un gesto d'amore, una sorta di donazione che la surrogata compie a favore di chi non può avere figli. Ci viene spontanea un'osservazione: non le sembra normale che una donna abbia un legame affettivo con chi ha portato in grembo per nove mesi?
La risposta è netta e senza indugi: «No, non lo è. Io voglio che con vostro figlio non ci faccia proprio niente, che quando nasca dica solo: "E' un bel bambino, tenete, abbiate una buona vita". Voglio che non lasci spazio all'emotività ma abbia un approccio orientato solo al business, che pensi unicamente a un business…». Business è la parola che ricorre più di frequente. E va tenuto d'occhio solo quello, secondo i guru dell'agenzia americana. Prima che intervenga il legislatore.
Tour annullato
Dopo l'incontro romano Caballero ha annullato le altre due tappe del tour a Firenze e a Milano a causa di questo articolo uscito sul Corriere della Sera che ha indotto la ministra della Salute Beatrice Lorenzin a chiamare i Nas. Questo è il testo dell'email inviata da Francesca Sordi, la referente per i clienti italiani dell'agenzia alle coppie che avevano un appuntamento nel capoluogo lombardo.
«Salve, con la presente sono a cancellare, nostro malgrado, gli incontri di Milano. Siamo stati contattati da un giornalista che ci ha comunicato che sono stati presi provvedimenti contro il nostro direttore e per la sicurezza di tutti si è scelto di cancellare gli incontri informativi».
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