
FLASH – È ALTAMENTE PROBABILE CHE MATTEO RICCI, CANDIDATO DEL CAMPO LARGO ALLA REGIONE MARCHE, SIA…
Mauro Evangelisti per www.ilmessaggero.it
L'ALLARME
«Sarà uno sciopero molto doloroso» dice il presidente dell'Ama, Daniele Fortini. L'azienda in queste ore è corsa ai ripari, ha fatto viaggiare i tir senza soluzione di continuità verso il nord Italia in modo da liberare gli impianti di trattamento di Rocca Cencia e Salaria, visto che dal primo turno di questa mattina fino alle 4.30 di domani si svolgerà lo sciopero nazionale dei dipendenti del settore dell'igiene urbana, proclamato da Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti e Fiadel.
STOP
In sintesi: da oggi all'alba i rifiuti non saranno raccolti e dunque domani bisognerà recuperare, per questo è necessario che negli impianti ci sia spazio e non si crei il tappo. Il problema è che lo sciopero causerà anche la chiusura degli stabilimenti e quindi gli effetti li vedremo per molti giorni. Ma l'Ama ha rilanciato l'appello simile a quello che fece il 31 maggio: cari romani se a causa dello sciopero trovate i cassonetti pieni, non abbandonate i rifiuti per strada, ma teneteli in casa.
Più precisamente ecco la richiesta ufficiale dell'azienda ai cittadini in vista dello stop della raccolta e della pulizia prevista per oggi: «In base a precedenti casi del genere, Ama fa presente che potrebbero verificarsi dei disagi nella regolare erogazione dei servizi normalmente assicurati. L'azienda conta nella collaborazione di tutti i cittadini e li invita a non abbandonare sacchetti dei rifiuti in terra in presenza di eventuali cassonetti non svuotati».
IL RINNOVO
C'è però un altro tema delicato: secondo Utilitalia, la federazione che riunisce le municipalizzate dei rifiuti, deve intervenire il Garante degli scioperi e cambiare le regole. Tesi sostenuta anche da Fortini, «anche se sarebbe meglio che le nuove regole fossero frutto di un accordo tra le aziende e i sindacati».
Analizza Fortini: con il porta a porta, la raccolta dell'organico deve rientrare tra i servizi minimi garantiti, non può essere interrotta, per ragioni di sanità pubblica. Fin qui l'emergenza rifiuti in arrivo a causa dello sciopero, tenendo conto che già in queste ore, con le assemblee propedeutiche svoltesi nei depositi, si sono visti per strada i primi effetti, che significa rifiuti per strada.
Ma lo sciopero di oggi, determinato dal mancato rinnovo del contratto nazionale, sta incattivendo il clima. I sindacati sono pessimisti, poiché l'altra notte è saltata una trattativa già parziale, visto che era in corso solo con le imprese private riunite nella sigla Fise. E se si va allo scontro, Roma pagherà un conto salato: il prossimo passo, potrebbe essere lo stop degli straordinari, che per Ama rappresenterebbe un colpo letale a un servizio già deficitario. Ma anche Utilitalia ieri è andata all'attacco, accusando i sindacati di volere entrare a gamba tesa, lasciando i rifiuti per strada, sulle dinamiche dei ballottaggi, compreso quello di Roma.
PERMESSI SINDACALI
Dice Utilitalia: «Mentre in alcune città esplodono nuove emergenze rifiuti, la chiamata alle urne per il ballottaggio rappresenta una buona occasione per creare il massimo dei disagi e della pressione mediatica, proclamando un nuovo sciopero dei lavoratori dell'igiene urbana». Ai sindacati - dicono da Utilitalia - sono state offerte 110 euro al mese in busta paga, ma la trattativa è saltata. Non solo: si chiede anche un taglio significativo dei permessi sindacali.
Dal punto di vista di Ama, Fortini la sintetizza così: «Per noi è fondamentale l'aumento della produttività: le ore settimanali lavorative passino da 36 a 38 e il lavoro domenicale sia considerato festivo ordinario. Questo ci consentirebbe di risparmiare 14,5 milioni di euro all'anno e offrire un servizio migliore. E ai dipendenti entrerebbero, in cambio, in busta paga 110 euro al mese».
Dai sindacati però sono pessimisti sulla possibilità di trovare una intesa. Natale Di Cola (Fp Cgil): «Noi siamo sempre stati cauti nel ricorso allo sciopero in Ama, ma la situazione del contratto nazionale è inaccettabile». Anche Pasquale Paniccia (Fit Cisl) conferma: «La trattativa è sospesa, si va allo sciopero».
FLASH – È ALTAMENTE PROBABILE CHE MATTEO RICCI, CANDIDATO DEL CAMPO LARGO ALLA REGIONE MARCHE, SIA…
DAGOREPORT – A PARIGI SI VOCIFERA CHE MACRON SIA UN PO' INCAZZATO CON JOHN ELKANN PER LA SUA…
DAGOREPORT - COME MAI IL SEMPRE LOQUACE EMMANUEL MACRON TACE DI FRONTE ALL’UMILIAZIONE EUROPEA CON…
DAGOREPORT - DOPO TRE ANNI DI FANFARE E BACI, UNA MELONI IN COSÌ TOTALE DIFFICOLTÀ NON S'ERA MAI…
DAGOREPORT - SIAMO DAVVERO SICURI CHE L’UNICA GRANDE COLPEVOLE DELLA ''DOCCIA SCOZZESE'' EUROPEA,…
DAGOREPORT - “AGRIGENTO CAPITALE DELLA CULTURA 2025” DOVEVA ESSERE PER IL MINISTERO GIULI-VO UN…