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IL LAMENTO DI ALFREDO ROMEO: “IL FALSO DEL NOE? SI VEDE CHE AVEVANO FRETTA DI METTERMI DENTRO E CHIUDERE L’INCHIESTA. ORA SONO PIU’ OTTIMISTA. ORA LE ESIGENZE CAUTELARI POSSONO ESSERE MESSE IN DISCUSSIONE: COME POTREI INTERFERIRE CON LE INDAGINI SE GLI INDIZI SONO STATI COSÌ RIDIMENSIONATI?” - I PM PENSANO DI CHIEDERE PER LUI IL PROCESSO IMMEDIATO

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Ilaria Sacchettoni per il Corriere della Sera

 

ALFREDO ROMEOALFREDO ROMEO

«Il falso del Noe? Si vede che avevano fretta di mettermi dentro e chiudere l'inchiesta...», dice Alfredo Romeo, detenuto a Regina Coeli dove il suo difensore, l'avvocato Francesco Carotenuto, è andato a trovarlo all' indomani della notizia sulle possibili manipolazioni degli atti dell' inchiesta compiute da un investigatore del Noe, Gianpaolo Scafarto.

Ma in concreto cosa cambia ora? «Al momento sono in finestra. Sono sempre stato molto combattivo in questa faccenda ma certo ora sono più ottimista» è la premessa, opportunamente cauta, dell' imprenditore napoletano.

 

Alfredo Romeo 3Alfredo Romeo 3

E se le presunte alterazioni del comandante Scafarto tolgono acqua al mulino delle accuse di un' intesa fra Romeo e Tiziano Renzi, come pure a un ipotetico interesse dell'intelligence italiana nella vicenda, anche le esigenze cautelari, oggi, «possono essere messe in discussione».

 

Così almeno la pensa la difesa dell' imprenditore: «Ripresenteremo la richiesta di scarcerazione - dice dopo la visita in carcere, l' avvocato Carotenuto -. Ci pare che a questo punto ci siano le condizioni. Prima però vogliamo conoscere meglio le carte della procura di Roma. Per la verità non c' è stato ancora notificato nulla mentre vogliamo valutare serenamente l' impatto processuale che potrebbe avere la vicenda Scafarto sulla nostra posizione».

 

Pasqua in cella, insomma. Ma è lo stesso Romeo a commentare significativamente: «Come potrei interferire con le indagini se gli indizi sono stati così ridimensionati?». Dal carcere, l'imprenditore napoletano spende qualche parola anche sull' altro presunto falso degli investigatori, il «ragionevole sospetto di ricevere "attenzioni" da parte di qualche appartenente ai servizi» indicato nella famosa informativa.

INCHIESTA CONSIP - I PIZZINI DI ALFREDO ROMEOINCHIESTA CONSIP - I PIZZINI DI ALFREDO ROMEO

 

Quelle «barbe finte» in realtà non esistono, secondo la procura di Roma. L' unico interessato al viavai negli uffici della Romeo Gestioni srl era solo un dirimpettaio legittimamente incuriosito: «Mai visto uno 007 interessarsi a un' indagine per corruzione...» chiosa con una punta di sarcasmo l' imprenditore napoletano.

 

Nessuna intenzione però di cavalcare più di tanto a proprio vantaggio l' intero episodio: «Siamo propensi a credere - dice ancora Carotenuto - che non ci sia stato un dolo da parte degli investigatori nella manipolazione di quei passaggi».

Alfredo Romeo esce dal carcereAlfredo Romeo esce dal carcere

 

Ma secondo la procura di Roma potrebbero esserci le condizioni per chiedere il processo immediato nei confron-ti di Romeo: i centomila euro versati in contanti al funzionario della Consip, il presunto «prototipatore» o aggiustatore di bandi di gara Marco Gasparri, sono una prova più che sufficiente per arrivare al giudi-zio senza passare attraverso l' udienza preliminare davanti al gip.

 

Il pubblico ministero Mario Palazzi sta riesaminando il fascicolo e non è escluso che entro breve decida di chiudere almeno questo capitolo. Una strategia per mettere in salvo un primo risultato dell' inchiesta Consip e dimostrare che l' imprenditore avrebbe distribuito tangenti all' interno della più grande stazione appaltante del Paese per ottenere lavori, violando la legge e le regole della concorrenza.

INCHIESTA CONSIP - I PIZZINI DI ALFREDO ROMEOINCHIESTA CONSIP - I PIZZINI DI ALFREDO ROMEO

 

Si tratta di una vicenda che per la procura risulta pacificamente accertata e questo ben al di là delle criticità emerse lunedì scorso quando è affiorata la notizia di una manipolazione dell' informativa da parte del capitano del Noe Scafarto in almeno due passaggi cruciali per l' indagine.