santo stefano

SAPETE PERCHE' SANTO STEFANO E' CHIAMATO IL “PROTOMARTIRE”, E PERCHÉ IL 26 DICEMBRE È UN GIORNO FESTIVO?  IN ITALIA LA FESTIVITA’ È STATA ISTITUITA NEL 1949 PER ALLUNGARE IL PERIODO NATALIZIO IN MODO SIMILE A COME SI FA CON IL LUNEDÌ DELL'ANGELO (CHIAMATO ANCHE PASQUETTA) CHE SEGUE LA DOMENICA DI PASQUA - NON SI CONOSCE MOLTO DELLA VITA DI STEFANO. NEGLI ATTI DEGLI APOSTOLI VIENE RACCONTATA LA LAPIDAZIONE A CUI FU CONDANNATO. PER QUESTO VIENE DEFINITO “PROTOMARTIRE”, CIOÈ IL PRIMO MARTIRE UCCISO PER LA SUA FEDE IN CRISTO...

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Da corriere.it

 

santo stefano

Sul calendario è segnato come giorno «rosso», quindi non ci sono dubbi che si tratti di una festività. Proprio come il giorno di Natale, che lo precede. Stiamo parlando di del giorno dedicato a Santo Stefano, che si celebra ogni anno il 26 dicembre.

 

L'origine non è poi molto lontana nel tempo. Solo nel 1949, infatti, è stato trasformato in giorno festivo con l'obiettivo di estendere le celebrazioni del periodo natalizio, in modo simile a come si fa con il Lunedì dell'Angelo (chiamato anche Pasquetta) che segue la domenica di Pasqua.

 

Anche in altri Paesi dell'Europa il 26 dicembre viene festeggiato dalla popolazione. In Catalogna, per esempio, è un giorno di festa e viene celebrato Sant Esteve (contrariamente al resto della Spagna, dove non viene festeggiato). In Serbia, invece, Santo Stegano è considerato il patrono del Paese e proprio il 26 dicembre si celebra la Festa della Repubblica. La festa del santo, invece, si celebra il 9 gennaio perché la Chiesa ortodossa serba segue il calendario giuliano (al contrario dei Paesi dell'Europa occidentale che, invece, seguono il calendario gregoriano).

 

 

Non si conosce molto della vita di Stefano. Secondo alcuni resoconti, potrebbe essere nato in Grecia. Per altri, invece, potrebbe essersi trattato di un ebreo educato secondo la cultura greca.

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Stefano fu incaricato dagli apostoli di provvedere ai bisogni di vedove e orfani delle comunità cristiane appena costituite, diventando così di fatto il primo di sette diaconi.

 

Le autorità del tempo, perà, proibivano la predicazione cristiana e per questo motivo fu accusato di blasfemia nel 36 d.C. e condotto davanti al Sinedrio, che eseguiva le condanne a morte. Negli Atti degli Apostoli, uno dei testi del Nuovo Testamento, viene raccontata la lapidazione a cui fu condannato. Proprio per questo viene definito «protomartire», cioè il primo martire ucciso per la sua fede in Cristo.