DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Da "www.giornaledellavela.com"
Sapete cosa succede a una barca a vela quando il suo albero viene colpito da un fulmine? Questo video ve lo mostra: le incredibili immagini arrivano dal porto di Boston, durante un temporale.
Non sono infrequenti casi di incendi di barche ormeggiate che, se di primo acchito possono risultare “misteriosi”, si scoprono poi essere causati da fulmini. Vista la frequenza e intensità dei fenomeni meteorologici, è bene spendere due parole sui sistemi di protezione dell’imbarcazione dai fulmini, i cui danni spesso non sono coperti dalle compagnie di assicurazioni.
Non sono molti i cantieri produttori di barche da diporto che prendono in considerazione il problema (sulle navi, i sistemi di protezione sono obbligatori secondo specifiche normative, ma non sempre vengono realizzati in maniera corretta): starà a voi intervenire con una serie di piccoli accorgimenti per aumentare la sicurezza sia della barca che dell’equipaggio, oltre che degli impianti.
COME FARE?
I fulmini scaricano a terra energie enormi; sono in grado di provocare sovratensioni per induzione nelle linee elettriche a decine di metri dal loro epicentro.
Si può approntare un efficace sistema di messa a terra disponendo il captatore nel punto più alto dello yacht (meglio al centro, per avere un cono di copertura adeguato), collegato a una piastra in rame pieno (senza porosità) esterna allo scafo al di sotto della linea di galleggiamento, con un cavo conduttore da 30 millimeri di sezione installato nel modo più verticale possibile. Una buona norma è quella di collegare alla piastra anche tutti i pulpiti.
CAPTATORI E DISGIUNTORI
Scriveva l’esperto Daniele Menegatti su Liguria Nautica: “Nelle barche a vela (con albero in alluminio) il captatore dovrà essere messo in testa d’albero con tanto di collegamento elettrico al bulbo. Se l’albero è in carbonio è necessario cablare un conduttore interno all’albero dal captatore al bulbo a causa della non omogenea conduttività del carbonio.
Inoltre predisponete anche disgiuntori per sovratensione sulle linee elettriche (SPD) e fusibili di protezione sui banchi batterie.
Anche in presenza di protezioni adeguate, se il fulmine colpisce direttamente l’imbarcazione è difficile salvare gli apparati elettronici; in questo caso potrete estendere l’applicazione di un disgiuntore per sovratensione (con scarico a terra) in prossimità della connessione elettrica di alimentazione degli strumenti da proteggere. Esistono prodotti specifici anche per i coassiali delle antenne”.
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