
DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRI…
SCACCO MATTO A GEMMA BRACCO! LA POETESSA, MOGLIE DELL’EX PRESIDENTE DELLA BIENNALE ED EX MINISTRO PAOLO BARATTA, E' STATA TRUFFATA E RAPINATA: CACCIA AI COMPLICI DEL 35ENNE NAPOLETANO ARRESTATO E AL BOTTINO DA TRE MILIONI DI EURO (TRA I PIÙ ALTI DELLE MIGLIAIA DI RAGGIRI AGLI ANZIANI MESSE A SEGNO NEGLI ULTIMI TEMPI IN ITALIA) – LA TRUFFA DEL FINTO INCIDENTE E LE MINACCE DI UNO DEI BANDITI ALLA DONNA: “APRI LA CASSAFORTE O TI SPEZZO IN DUE, TI BUTTO DALLA FINESTRA” – IL SOSPETTO DEL BASISTA CHE…
Rinaldo Frignani per il "Corriere della Sera" - Estratti
L’ultimo truffatore è stato quello più cattivo. Ha capito che la vittima era diventata sospettosa e ha deciso di passare alle maniere forti. «Apri la cassaforte o ti spezzo in due, ti butto dalla finestra».
Davanti a Vincenzo Dimotero, 35 anni, napoletano, ora in carcere accusato di rapina aggravata, il 4 ottobre scorso, un lunedì, in uno storico palazzo in piazza San Salvatore in Lauro, vicino piazza Navona, c’era la poetessa Gemma Bracco, moglie dell’economista Paolo Baratta, già ministro dei Lavori pubblici nei governi Amato, Ciampi e Dini, erede della famiglia Bracco, punto di riferimento della cultura e della musica milanese, anche per la storica collaborazione con il Teatro alla Scala.
Una signora terrorizzata, preoccupata per la sorte della figlia, rimasta da sola per sei ore in balìa di almeno tre banditi — due ancora da identificare —, che sono spariti con oltre tre milioni di euro in gioielli, orologi, lingotti e sterline d’oro, e almeno 25 chili di argenteria.
A oggi nulla è stato ritrovato del bottino più alto a Roma, e probabilmente in Italia, delle migliaia di truffe agli anziani messe a segno negli ultimi tempi.
Ma la Squadra mobile, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ha comunque individuato Dimotero grazie all’analisi delle telecamere di sicurezza che tappezzano il palazzo della vittima e dei tabulati dell’utenza telefonica utilizzata dal 35enne — colpito da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip — per tenersi in contatto con i complici. Almeno due sul posto — come detto —, più i telefonisti da una base operativa forse a Napoli.
Sono stati loro quel pomeriggio piovoso a spacciarsi alle 14 per avvocato e maresciallo dei carabinieri dopo aver chiamato la poetessa 80enne sul suo smartphone per dirle che la figlia aveva avuto un incidente a Venezia e che era stata fermata dai carabinieri per aver investito con l’auto una donna, grave in ospedale. Un copione collaudato che anche questa volta ha funzionato.
«Signora, si metta seduta, le devo dare una brutta notizia», ha esordito il finto avvocato, innescando nella signora Bracco una spirale di ansia perché il truffatore le ha prospettato lo scenario dell’arresto della figlia se non avesse pagato subito una somma in contanti come risarcimento per l’incidente.
L’intervento del falso maresciallo, sul telefono di casa, è servito per premere ancora di più sulla vittima, isolata di proposito da parenti e amici, perché tenuta in linea su due apparecchi per non poter dare l’allarme. In un crescendo di avvertimenti e richieste di soldi, la poetessa ha finito per cedere pur di salvare la figlia: ha accettato di aprire la porta di casa a un primo emissario dell’avvocato al quale ha consegnato 6.500 euro in contanti, ma poi — viste le insistenze di un secondo truffatore — ha portato di persona a quest’ultimo in via dei Coronari una sacca di tela con due lingotti, 64 sterline da collezione e l’argenteria.
Senza che fosse più necessario tenerla al telefono, tanto la truffa stava riuscendo bene, approfittando anche del fatto che il portiere dello stabile non era in servizio. Subito dopo, pronti a trovare una soluzione a ogni imprevisto, ma anche a cogliere informazioni utili dalla minima confidenza fatta dalla vittima, i truffatori hanno dapprima invitato la poetessa a far accomodare in un altro appartamento nel palazzo un’amica che era andata a farle visita («C’è un’indagine in corso, è tutto segreto. Nessuno deve sapere», le hanno fatto credere) e poi a collaborare con un terzo emissario — il 35enne arrestato, appunto — incaricato di prendere quello che c’era in cassaforte sempre per togliere dai guai la figlia della poetessa. A questo punto però la padrona di casa ha tentennato.
paolo baratta laura delli colli gemma bracco foto di bacco
Ha capito che c’era qualcosa di strano. Ma non ha avuto il tempo di reagire perché da truffatore, l’intruso in un attimo si è trasformato in rapinatore e ha arraffato tutto quello che c'era da prendere
(...)
«Non sono i soldi il vero problema di tutta questa storia», il laconico commento oggi dell’ex ministro.
DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRI…
DAGOREPORT - CHE COSA FRULLA NEL CAPOCCIONE DI DONALD TRUMP? QUAL E' IL SUO PIANO PER UN NUOVO…
DAGOREPORT – MATTEO SALVINI ATTACCA MARINA BERLUSCONI, REA DI AVER LIQUIDATO TRUMP COME "BULLO",…
FLASH – IL BOLLETTINO MEDICO CHE QUOTIDIANAMENTE AGGIORNA I FEDELI SULLE CONDIZIONI DI SALUTE DI…
DAGOREPORT- PER CAPIRE COSA È SUCCESSO AL VERTICE PARIGINO DI MACRON, BASTA VEDERE IL VOLTO…
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI NON AVEVA ALCUNA VOGLIA DI VOLARE A PARIGI AL VERTICE ORGANIZZATO DA…