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james robert davis e le sue schiave
Fosse scavate nella terra con macabre incisioni, squallidi alloggi per le schiave e un "capanno da barbiere". La polizia federale australiana ha scoperto pruriginosi e macabri dettagli all'interno della proprietà rurale di J.Robert Davis, 40 anni, autodefinitosi "Signore del sesso perverso", con tanto di fotografie rilasciate dagli agenti che lasciano veramente poco spazio all'immaginazione.
Davis aveva infatti stipulato degli inquietanti (quanto legalmente nulli) "contratti di schiavitù" con le donne adescate che, in nome della sua protezione e supremazia, hanno accettato umiliazioni e torture sessuali.
Il terribile "padrone", veterano dopo 17 anni nell'Australian Defence Force - è stato arrestato fuori dall'Armidale Bunnings in seguito al raid della polizia e accusato, tra i diversi reati, di riduzione di una persona in schiavitù.
la casa di james robert davis 8
Il primo caso di "sottomissione" risale al 2012, con la "schiavizzazione" di una donna a Maroubra, nel sud di Sydney. Una volta trasferitosi nella proprietà attuale, Davis aveva pensato di fare le cose "in grande", arrivando a sottomettere ben sei "schiave".
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