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UNA SFIDA SOCIAL DIETRO ALLO STUPRO DI UNA 12ENNE AVVENUTO ALLA STAZIONE PORTA NUOVA DI TORINO? – NEL CELLULARE DELLA RAGAZZINA CHE HA RACCONTATO DI ESSERE STATA VIOLENTATA DA UN VENTENNE NELLO SCALO FERROVIARIO, LA POLIZIA HA TROVATO DIVERSE CHAT CON UOMINI CHE ALLUDEVANO A RAPPORTI SESSUALI GIA' AVVENUTI – IL RAGAZZO ARRESTATO HA DETTO CHE “NON L'HO MAI OBBLIGATA. CI SIAMO VISTI AI GIARDINI. MI HA CERCATO LEI” – ALTRI GIOVANI INTERROGATI HANNO RACCONTATO CHE...

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LA STORIA DELLA 12ENNE VIOLENTATA IN STAZIONE A TORINO-NEL SUO CELLULARE C'ERANO DIVERSI MESSAGGI DI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Elisa Sola per "la Stampa"

 

violenza sessuale su minore

Richieste di foto intime su Instagram. Esibizioni pornografiche in video chat. Appuntamenti nel centro commerciale. In stazione. Nel parco del Valentino. «Vuoi una sigaretta?». Approcci social seguiti da atti sessuali reali. Nei bagni del Lingotto, sulle panchine, nei parcheggi. Potrebbero allargarsi le indagini nate dopo l'arresto di un ragazzo di vent'anni accusato di avere violentato, nei bagni della stazione di Porta Nuova a Torino, una bambina di 12 anni.

 

[…] Il ventenne non sarebbe l'unico adulto ad avere avuto contatti con la ragazzina. Dall'analisi dell'iPhone, che la mamma aveva consegnato ai poliziotti, trapela una rete di approcci, nati virtualmente e poi diventati reali, in cui compaiono altri adulti. Uomini che potrebbero avere contattato altre ragazzine.

 

VIOLENZA SU MINORI

[…] Indagano la Polfer e la polizia postale. La procura ordinaria e quella dei minorenni. Ci sono chat, app, foto e video da osservare. E, come ricorda la procuratrice dei minorenni di Torino, Emma Avezzù: «Anche i rapporti che sembrano avvenire tra consenzienti, non sono tali quando una delle parti ha meno di 14 anni. Si tratta di reati. Siamo di fronte a fenomeni in cui l'età è sempre più precoce. Arrivano alla nostra procura denunce per atti o violenze sessuali. Moltissime per divulgazione di video o foto intime».

 

[…] Quando si è così piccoli, il sesso non viene metabolizzato. Se diventa un trofeo o una catena di montaggio, lascia traumi invisibili, che diventano dolorosi dopo. «Ho conosciuto quel ragazzo ai giardini, era con uno che avevo già visto», aveva detto la bambina in audizione protetta. «Mi ha costretta a fumare, mi ha messo la mano al collo e nel bagno mi ha violentata. Ho trovato il coraggio di denunciare dopo un po' di giorni perché prima avevo paura».

 

VIOLENZA SESSUALE SU MINORE

Il ventenne, difeso dall'avvocata Stefania Giordano, continua a ribadire: «Non l'ho mai obbligata. Ci siamo visti ai giardini. Mi ha cercato lei». La gip Ersilia Palmieri non gli crede. Pochi giorni fa ha respinto la richiesta di scarcerazione. Lo considera «pericoloso socialmente». […]

 

Si ha la sensazione, tra alcuni investigatori, che gli incontri sessuali avvengano in fretta. Troppa. Una fretta strana. Dal parco del Valentino ai bagni pubblici. Tre rapporti in un giorno. «Come se fosse un gioco».

 

C'è chi parla di sfide lanciate sui social, dove vincerebbe chi fa sesso con più persone. È solo un'ipotesi, non è al centro di un'indagine specifica. Ma è qualcosa che, agli occhi di chi osserva questi giardini, questa stazione, non sembra così lontano dalla realtà. Il confine tra lecito e illecito può essere molto labile.

violenza sessuale su minore 4

 

Le denunce per molestie sessuali sono frequenti. In uno degli atti delle indagini scaturite dal presunto stupro di Porta Nuova, un giovane racconta: «Il sesso si fa al parco o in stazione. Ma non per qualcosa in cambio, soldi o regali. Magari per una sigaretta. Non è uno scambio». Sembra un gioco. La realtà, a volte, è più semplice e cruda di quanto appaia.

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