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Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”
Jaber Albaqr, il siriano 22enne sospettato di aver pianificato un attentato islamico in Germania, si è suicidato in carcere. La notizia è stata diffusa nella tarda serata di ieri dall’agenzia di stampa Dpa.
E alla polizia della Sassonia spetterà stamane alla conferenza stampa convocata per le undici l’arduo onere di spiegare come sia potuto avvenire un fatto così incredibile. Secondo alcuni media il presunto terrorista dell’Isis si sarebbe impiccato nella cella del carcere di Lipsia, dove si trovava in custodia cautelare. Soprattutto, pare che il fondamentalista islamico avesse cominciato uno sciopero della fame e fosse ritenuto a rischio suicidio, dunque - in teoria - sotto strettissima osservazione.
JABER ALBAKR - OPERAZIONE POLIZIA A CHEMNITZ
Domenica notte Albaqr era stato arrestato nella città sassone, grazie alla denuncia di tre connazionali che lo avevano ospitato nel loro appartamento da sabato mattina, salvo consegnarlo alla polizia dopo la diffusione di un ordine di cattura in arabo. Nei primi interrogatori, tuttavia, il fondamentalista ha accusato i tre di essere suoi complici. Non è ancora chiaro se gli inquirenti abbiano valutato le sue dichiarazioni come credibili e se anche i tre siano ora considerati sospettati e non più soltanto dei testimoni.
Intanto i servizi segreti hanno confermato che stava progettando un attacco ad un aeroporto di Berlino. Proprio sul gesto dei tre siriani che hanno denunciato Albaqr, considerato da molti eroico, è scoppiata una polemica per il lungo silenzio del ministro dell’Interno, Thomas De Maizière, che li ha ringraziati soltanto nel pomeriggio di ieri. Angela Merkel aveva reagito subito, ringraziandoli già lunedì, poche ore dopo l’arresto.
JABER ALBAKR - OPERAZIONE POLIZIA A CHEMNITZ 3
Nell’appartamento del presunto terrorista, a Chemnitz, dov’era partita sabato all’alba la caccia all’uomo durata oltre 40 lunghissime ore, gli inquirenti hanno trovato 1,5 chili di esplosivo, che secondo De Maizière sarebbe dovuto servire per un attentato «delle dimensioni di quelli di Parigi e Bruxelles». Si tratta del micidiale Tatp, il perossido di acetone ribattezzato sui campi di battaglia siriani “la madre di Satana”.
Il ministro dell’Interno ha confermato mercoledì le prime indiscrezioni trapelate sui principali media tedeschi. Albaqr è arrivato in Germania nel 2015 ed è stato immediatamente attenzionato dai servizi segreti, «ma senza risultati concreti», ha puntualizzato il ministro. «Del resto non siamo ancora sicuri quando possa essere avvenuta la radicalizzazione». Secondo il Mdr, sarebbe tornato brevemente in Siria già nel 2015, secondo altri media avrebbe passato mesi in Turchia, di recente.
JABER ALBAKR - OPERAZIONE POLIZIA A CHEMNITZ 2
Sabato mattina, dopo essere sfuggito per un soffio ad un blitz delle forze speciali nel suo appartamento in periferia di Chemnitz, Albaqr era riuscito ad arrivare a Lipsia, dove aveva chiesto aiuto ai tre siriani. Dopo averlo ospitato nel loro appartamento, appena saputo che si trattava del pericoloso fondamentalista islamico ricercato dalla polizia, lo hanno legato e hanno aspettato l’arrivo degli agenti.
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