
FLASH! - DIO PERDONA, AFEF NO! HA MOLLATO AL SUO DESTINO PURE IL QUARTO MARITO, ALESSANDRO DELBONO,…
IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI - IN QUASI DUE ANNI DI CONFLITTO A GAZA, LA GUERRA HA UCCISO UN BAMBINO PALESTINESE OGNI ORA, CON UN BILANCIO CHE SUPERA LE 20MILA VITTIME: SECONDO IL RAPPORTO DI “SAVE THE CHILDREN”, CIRCA MILLE AVEVANO MENO DI UN ANNO – A GAZA CITY, DOVE È STATA ABBATTUTA ANCHE LA SOUSSI TOWER, L’IDF FA SCATTARE L’ORDINE DI EVACUAZIONE TOTALE: I GAZAWI VENGONO INDIRIZZATI NELLA NUOVA ZONA UMANITARIA A MUWASI, VICINO ALL’OSPEDALE DOVE GLI ISRAELIANI HANNO FATTO STRAGE DI GIORNALISTI SOLO QUALCHE SETTIMANA FA – TRUMP SOSTIENE DI ESSERE IN TRATTATIVA CON HAMAS PER GLI OSTAGGI. E GLI ISRAELIANI CONTINUANO A PROTESTARE SOTTO CASA DI NETANYAHU…
1. ISRAELE ORDINA L’EVACUAZIONE DA GAZA CITY. SAVE THE CHILDREN: «OLTRE 20MILA BAMBINI UCCISI DALL’INIZIO DELLA GUERRA»
Estratto dell’articolo di Ugo Milano per www.open.online
In quasi due anni di conflitto a Gaza, la guerra ha strappato la vita a un bambino palestinese ogni ora, con un bilancio che ha ormai superato le 20mila vittime. A diffondere i dati è Save the Children, che si riferisce alle statistiche pubblicate dall’ufficio stampa del governo di Gaza.
Tra queste piccole vittime, circa 1.000 avevano meno di un anno: quasi la metà di loro è nata durante il conflitto e ha perso la vita a causa della guerra stessa. Oltre 42mila bambini sono rimasti feriti, e secondo l’Onu più di 21mila rischiano di restare invalidi per tutta la vita. Migliaia di altri bambini, precisa la Ong, sono dispersi o probabilmente sepolti sotto le macerie.
Oltre 132mila bambini sotto i cinque anni rischiano di morire a causa della malnutrizione acuta, mentre almeno 135 minori hanno già perso la vita per fame, 20 dei quali dall’inizio della carestia dichiarata il 22 agosto, secondo il ministero della Salute della Striscia di Gaza.
Nel frattempo, le forze israeliane hanno intensificato i bombardamenti sulla Striscia, provocando danni devastanti: il 97% delle scuole e il 94% degli ospedali sono stati colpiti. I bambini, per la loro corporatura più piccola e fragile, hanno sette volte più probabilità di morire per ferite da esplosione rispetto agli adulti e necessitano di cure mediche specifiche e adeguate alla loro età, spesso difficili da garantire in un contesto di conflitto e distruzione.
2. AL VIA L’EVACUAZIONE TOTALE A GAZA CITY IL MINISTRO KATZ: «È SOLTANTO L’INIZIO»
Estratto dell’articolo di Francesco Battistini per il “Corriere della Sera”
Malvenuti al sud, nella Nuova Zona Umanitaria: l’hanno chiamata proprio così, forse perché è l’unico quadratino dove restare un po’umani. È la minuscola terra provvisoriamente promessa ai palestinesi, costretti a scappare da Gaza City mentre i Carri di Gedeone spianano i grattacieli e cercano gli ultimi ostaggi.
BOMBARDAMENTO SU QUEL CHE RIMANE DI GAZA
Sta nel meridione della Striscia, a Muwasi, vicino all’ospedale Nasser di Khan Younis dove gl’israeliani, solo una settimana fa, uccidevano la giornalista Mariam Dagga e una ventina di persone. La Nuova Zona Umanitaria non ha nulla della scintillante Gaza Riviera dei rendering firmati Trump-Netanyahu-Blair, ma almeno promette infermerie e medicinali, cibo e tende, tubature per l’acqua e desalinatori. Soprattutto, incolumità.
[…] L’evacuazione totale dalle zone rosse di Gaza City entra nel vivo di sabato mattina. Ed è come tutte le deportazioni di questi 700 giorni. Israel Katz, il ministro della Difesa, twitta la foto del secondo grattacielo demolito — i 15 piani della Soussi Tower — e nella dida incita: «Si va per cominciare!». S’indigna perfino Rania di Giordania, di solito parca nelle dichiarazioni: «La portata della distruzione è catastrofica e la sua brutalità innegabile. Case e storie vengono schiacciate sotto le macerie».
Di qui ai prossimi giorni, un milione di palestinesi sarà obbligato a raccogliere i quattro stracci e andare dove si spara meno. Sfollati che non credono più ai megafoni israeliani — «ci trasferiscono e poi ci bombardano» — ma temono pure le minacce di Hamas, di rimanere a far da scudo.
[…] «Chi ci dice d’evacuare, chi di restare», è sfinito Abdel Nasser Mushtaha, 48 anni: «Ma dove? Gaza City o Muwasi, non cambia: bombardamenti e morti sono dappertutto. E pure la fame. Nell’ultimo anno e mezzo, il peggio è stato proprio dove c’è questa Zona Umanitaria».
proteste in israele contro l'occupazione di gaza 2
Degli ostaggi, nessuna traccia. «Siamo impegnati in trattative molto approfondite con Hamas - rivela il presidente americano Donald Trump - Abbiamo detto: lasciateli uscire tutti, subito, e accadranno cose molto migliori». […] Dal ponte di Calatrava, di sabato sera i cortei dei familiari son tornati a marciare per Gerusalemme. Ringraziando Trump, spiegano, che almeno si sforza di negoziare. E ponendo una sola domanda rabbiosa sulla guerra di Bibi che non finisce, sugli ostaggi che non tornano: «Perché sono ancora a Gaza?».
proteste in israele contro l'occupazione di gaza 1
gaza
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giornalisti uccisi nell attacco all'ospedale di nasser a gaza
giornalisti uccisi nell attacco all'ospedale di nasser a gaza
CARRI ARMATI ISRAELIANI A GAZA - FOTO LAPRESSE - 8
BANDIERA ISRAELIANA A GAZA - FOTO LAPRESSE -
giornalisti uccisi nell attacco all'ospedale di nasser a gaza
giornalisti uccisi nell attacco all'ospedale di nasser a gaza
ahmed abu aziz
mariam abu daqa
mariam abu daqa 1
QUEL CHE RIMANE DI GAZA
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