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Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano”
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Se vi siete imbattuti in monopattini che vi sfrecciano a fianco, vi tagliano la strada o vi vengono addosso, e avete temuto per la vostra incolumità, state tranquilli. Presto essi potrebbero essere sostituiti da un mezzo molto più efficiente e confortevole e altrettanto eco -compatibile e silenzioso, che sarà lanciato sul mercato, prima italiano e poi europeo, a giugno.
Si chiama Snap, come il termine inglese per indicare lo schiocco delle dita, ed è un'auto elettrica a pedalata assistita appena realizzata dalla Snap srl, startup fondata da due trentenni pugliesi, l'ingegnere Francesco Passarella e il designer Sergio D'Argento.
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Un po' auto e un po' bicicletta, la Snap - il cui progetto ha vinto il premio per la migliore pubblicazione scientifica da parte dell'International Federation for the Promotion of Mechanism and Machine Science e il finanziamento Pin della Regione Puglia - è il primo modello completo di questo tipo in Europa, configurandosi come una sorta di risciò coperto il cui motore elettrico si attiva con la pedalata, e capace di garantire, insieme al rispetto dell'ambiente e al contenimento dei costi, comfort, cura del design, duttilità e dotazione di optional.
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Tutto in una specie di mini -car del peso di 130 chili, con una velocità massima di 25 km orari, un'autonomia di 60 km delle batterie (facilmente ricaricabili in casa), un costo tra 7mila e 10mila euro e la possibilità di viaggiare su piste ciclabili e normali strade urbane nella versione 250W. Ma è nei possibili utilizzi che la Snap offre il suo meglio, proponendosi come valida alternativa a monopattini, bici elettriche e altri veicoli di mobilità smart, per motivi di svago, spostamento e lavoro.
La Snap è pensata ad esempio per favorire l'attraversamento di centri storici e zone Ztl a residenti e visitatori, superando i problemi legati al traffico e alle vie strette (si muove con agilità, essendo di piccole dimensioni) e a eventuali pedaggi (non ci saranno, essendo il veicolo privo di targa). Le nuove Vacanze Romane non si faranno a bordo di una Vespa ma di una Snap.
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Tale veicolo elettrico si presta anche a un uso nei luoghi turistici balneari, dove potrebbe essere adottato dai villeggianti per spostarsi dall'albergo alla spiaggia e viceversa, evitando accaldate passeggiate sotto il sole. E ancora, la Snap potrebbe diventare il mezzo del futuro dei rider, in grado di migliorare qualità e sicurezza del loro lavoro: a bordo di quest' auto gli operatori nel settore delle consegne a domicilio sarebbero al riparo dalle intemperie e conterrebbero i rischi di infortunio durante gli spostamenti: molto più affidabile un mezzo all'avanguardia su quattro ruote che una bici o un motorino scalcagnato.
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E in più essi assicurerebbero al cliente una consegna senza sbavature (si pensi al cibo sballottato nelle sacche durante il trasporto in bici), essendo in una Snap il materiale sistemato nel bagagliaio. E ancora, questo mezzo potrebbe essere funzionale ai vigili urbani per muoversi nei centri città: «Viaggiare in un veicolo con cabina anziché in bici», avverte Passarella, «darebbe loro molta più dignità e consentirebbe di mettere gli attrezzi del loro mestiere nel bagagliaio».
Come si può ben intuire, quest' auto presenta molti più pregi e offre molti più vantaggi di un comune monopattino: è molto più sicura, essendo un veicolo coperto, dotato di cinture di sicurezza e un telaio anti-ribaltamento; è molto più comoda, consentendo di muoversi seduti su ampi sedili e senza eccessiva fatica (è la stessa di una pedalata in bici); ed è un prodotto made in Italy, dal progetto per arrivare al telaio e alla carenatura, a differenza della quasi totalità dei monopattini, le cui struttura e componentistica sono realizzate perlopiù in Cina.
Quanto all'impatto ecologico, la Snap assicura emissioni zero non richiedendo carburante, con l'ulteriore beneficio di non rischiare di venire abbandonata in strade o parchi come capita a molti monopattini, che diventano a loro volta rifiuti: per le sue dimensioni essa non potrà che venire parcheggiata negli stessi spazi adibiti al posteggio biciclette. Da non sottovalutare infine come questo veicolo risulti più esteticamente gradevole di tanti altri veicoli elettrici. Insomma, si può essere smart ed eco-compatibili, senza dover accettare necessariamente la gretinata dei monopattini.
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