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“SPERO TANTO DI FARE L’AMORE CON TE. OGGI TI AVREI VOLUTO TOCCARE IL CULO ALMENO 10 VOLTE” – I MESSAGGI HOT INVIATI DA UN MA(G)NAGER DI UNA AZIENDA DI FIRENZE A UN’OPERAIA CHE LAVORAVA NELLA SUA STESSA DITTA – LA DONNA, FORSE PER PAURA DI ESSERE LICENZIATA, NON LO HA DENUNCIATO – L’AZIENDA, DOPO AVER SCOPERTO LE MOLESTIE, HA CACCIATO L’UOMO – I MESSAGGI: “VENGO A CERCARTI, MAMMA MIA QUANTO SEI BELLA! IL MIO DESIDERIO È AVERTI E TOCCARTI...(ARIDAJE)

Estratto dell’articolo di Maurizio Bologni per www.repubblica.it

 

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«Spero tanto un giorno di fare l’amore con te…ti desidero e non smetterò mai di desiderarti... se non ti tocco... se non ti bacio...non ce la faccio». Lui manager, lei operaia nella stessa azienda fiorentina: Whatsapp svela un anno di persecuzione sessuale, di pedinamenti, un’ossessione quotidiana fatta di messaggini sincopati a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro da parte del manager che non accetta la fine di una storia.

 

 Ma l’operaia non denuncia, forse ha paura, forse vuole evitare scandali, forse pesa la soggezione di un rapporto gerarchico di inferiorità. E allora ci pensa la sua azienda a tutelare la giovane donna.  […]

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Il caso di molestie, pesanti, viene a galla quando un giorno, il 15 settembre 2022, lui, il quality manager, responsabile del controllo qualità della società, scende nel reparto confezionamenti-spedizioni durante l’orario di lavoro. Alza la voce contro un’operaia di quel settore. Interviene la capo reparto, dopo una trentina di minuti torna la calma. L’episodio si ripete una settimana dopo, il 23 settembre, e lo scompiglio dura 45 minuti.

 

L’azienda vuole vederci chiaro. Apre un’indagine dalla quale emerge che il manager «durante l’orario di lavoro, con frequenza assillante e anche più volte nella stessa giornata, cerca e si avvicina all’operaia, si intrattiene con lei, la distoglie dalle mansioni e la infastidisce con richieste e attenzioni che ci vengono riferite come non gradite e a rilevanza sessuale esplicita». Il procedimento disciplinare a carico del manager ha i crismi e il rigore del processo.

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Vengono acquisiti i messaggi whatsapp, scritti e vocali, che il manager ha inviato all’operaia nell’arco di un anno, tra il 6 ottobre 2021 e il 5 settembre 2022. È una persecuzione secondo per secondo. «Vengo a cercarti..Ho bisogno di parlarti...voglio che sia il tuo amico perfetto che se una mattina un giorno mi dici ho voglia di far l’amore con te...Comunque sei bellissima, mamma mia che sorri...mamma mia quanto sei bella!

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Mamma mia! Vuoi sapere quante volte avrei voluto toccarti il culo oggi? L’ho contate, almeno dieci!..il mio desiderio è averti e toccarti...Sono pazzo di te, sì! Sono pazzo di te, sì! Sono pazzo di te!». E la donna: «Vorrei sapere come ti permetti a venire a girare sotto casa mia». […]