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MILANO-ROM, SOLA ANDATA - ‘STRISCIA’ SVELA LA BANDA CHE CHIEDE IL PIZZO AI SENZATETTO PER DORMIRE NELL’AEROPORTO DI LINATE: TARIFFARIO, ORARIO DI INGRESSO E DI USCITA, COPERTE IN VENDITA. BECCATA, LA CAPA DELL’ORGANIZZAZIONE SCAPPA E URLA: ‘VOI ITALIANI SIETE DELLE MERDE’

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STRISCIA LA NOTIZIA: CHIEDONO IL PIZZO AI CLOCHARD PER DORMIRE ALL'AEROPORTO DI LINATE

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IL SERVIZIO DI STRISCIA SULLA BANDA CHE CHIEDE IL PIZZO AI SENZATETTOIL SERVIZIO DI STRISCIA SULLA BANDA CHE CHIEDE IL PIZZO AI SENZATETTO

Decine di persone dormono - di notte - all'interno dell'aeroporto di Linate. Si tratta di senzatetto. Fin qui, "quasi" normale: cercano un riparo per non stare all'aperto, al freddo. Ma quello che Striscia La Notizia, nella puntata del 23 gennaio con Max Laudadio, ha denunciato appare davvero gravissimo: qualcuno pretende il "pizzo" dai clochard.

 

La denuncia è circostanziata, con tanto di fotografie di «un uomo e tre donne dell'est». Striscia ha mandato due "complici", finti senzatetto, e immediatamente sono stati avvicinati da un uomo che gli ha chiesto dieci euro per dormire, facendo intendere che pagano tutti e che non sono previsti "sconti" («ma cinque euro in due?», «no no»). La tariffa è giornaliera: la notte successiva si ripete lo stesso copione. E non è tutto: "l'organizzazione" fornisce anche una coperta (costo, venti euro) e indica il punto in cui i due complici di Striscia possono posizionarsi.

 

IL SERVIZIO DI STRISCIA SULLA BANDA CHE CHIEDE IL PIZZO AI SENZATETTOIL SERVIZIO DI STRISCIA SULLA BANDA CHE CHIEDE IL PIZZO AI SENZATETTO

"L'albergo Linate" ha le sue regole precise: alle sei di mattina ci si sveglia e si va via. In chiusura di servizio Laudadio si svela e va a parlare con gli estorsori, ricevendo le "solite" reazioni. Una ragazza in particolare prima cerca di scappare, poi si "sfoga" e sbraita di essere europea, di non avere lavoro, di dormire lei stessa a Linate. Come se fosse una giustificazione. Alla fine interviene la polizia: «Adesso vediamo», spiegano gli agenti a Laudadio che fa loro notare che la situazione va avanti «da mesi» ed è «nota a tutti».

 

 

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