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Salvatore Garzillo per "Libero Quotidiano”
WILFREDO ALEXANDER BARRERA MARTINEZ
Nella sua gang si faceva chiamare «el pajaro», l'uccello. Il suo vero nome però è Wilfredo Alexander Barrera Martinez, un salvadoregno di 24 anni con precedenti per furti e ricettazione. Una testa calda, al punto da essere allontanato anche dalla banda Ms13, tra le più pericolose in circolazione.
La sera del 26 settembre scorso ha stuprato la fidanzata di un pusher che gli aveva venduto una dose di bicarbonato per cocaina. I due si erano conosciuti perché lo spacciatore gli aveva tatuato un segno di appartenenza alla gang. I carabinieri della compagnia milanese di Porta Magenta lo stavano cercando dal 9 agosto, giorno in cui è stata emessa l' ordinanza di custodia cautelare per sequestro di persona e violenza sessuale, ma è stato catturato due giorni fa a Pero (Milano).
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La sera dello stupro è stata il 26 settembre scorso. La vittima, un' italiana di 29 anni, era col fidanzato 30enne in auto. Quest'ultimo l'ha portata con sé a un appuntamento con Barrera Martinez e due suoi amici per vendere la finta dose e subito dopo ha speso i 30 euro per comprare una vera dose per sé da un' altra parte.
Barrera si è accorto della truffa e gli ha ordinato di tornare indietro. Il pusher ha accettato, ma appena arrivato è stato rapinato di cellulare e navigatore e preso in ostaggio da due sudamericani (ancora da identificare) armati di machete mentre la sua ragazza è stata costretta dal Pajaro armato di pistola a guidare l'auto fino a un posto riservato dove è avvenuto lo stupro.
La ragazza è tornata a casa ma non ha trovato il supporto del fidanzato, così ha chiesto aiuto ad amici e parenti e il giorno dopo ha denunciato. Ai carabinieri ha raccontato che il suo violentatore aveva voluto vedere la carta d'identità per sapere dove abitasse in modo da cercarla in caso di denuncia. Va detto che la 29enne non fa uso di droga e ha un lavoro come commessa, la sua sfortuna è aver scelto il ragazzo sbagliato.
I militari hanno scoperto che el Pajaro era in contatto con alcuni membri della Ms13 che nei mesi scorsi aggredirono con un machete il capotreno nella stazione di Villapizzone, a Milano. Negli ultimi tempi, però, sembra che fosse in rottura con la gang ed è stato vittima di diversi episodi violenti.
Uno degli ultimi è avvenuto alcuni giorni dopo lo stupro, quando è stato colpito con una bottigliata in testa nel corso di una lite. Presentandosi all'ospedale Sacco per farsi medicare ha aiutato gli investigatori a individuarlo. Il giovane, infatti, ha lasciato una traccia col cellulare utilizzando un numero su cui stavano già lavorando i carabinieri.
MARA SALVATRUCHA
MARA SALVATRUCHA
Battesimo per entrare nella gang Mara Salvatrucha
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