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ANCHE SUI NO TAV È SCONTRO GOVERNO-TOGHE – SALVINI INAUGURA IL SECONDO TUNNEL DEL FREJUS E ATTACCA I PM DI TORINO, DOPO I DISORDINI DI SABATO IN VAL DI SUSA, CON SCONTRI TRA NO TAV E POLIZIA: “IL TRIBUNALE DI TORINO VIVE SU MARTE. VEDERE QUELLO CHE È SUCCESSO IN UNA ZONA CHE NON È DI GUERRA È PREOCCUPANTE” – PECCATO CHE, PROPRIO MENTRE IL LEADER LEGHISTA PARLAVA, LA PROCURA AVESSE GIÀ APERTO UN FASCICOLO SUGLI ASSALTI AI CANTIERI DEL TAV, IPOTIZZANDO REATI PER 100 PERSONE ALLA LUCE DEL NUOVO DECRETO SICUREZZA…

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Estratto dell’articolo di Giulia Ricci e Giuseppe Legato per “la Stampa”

 

matteo salvini - inaugurazione raddoppio tunnel del frejus

Il vicepremier Matteo Salvini attacca il tribunale di Torino dopo i disordini in Val di Susa: «Vivono su Marte». Mentre lo dice, però, la procura ha già aperto un fascicolo (e altri ne seguiranno) sugli assalti ai cantieri del Tav, ipotizzando i reati alla luce del nuovo decreto sicurezza.

 

Tra una dichiarazione sui dazi («Meloni ha fatto il possibile, ma a Bruxelles qualcosa non funziona») e una contro Macron («pericoloso il riconoscimento dello Stato di Palestina), non poteva che essere l'Alta velocità la vera protagonista della giornata del ministro dei Trasporti in Piemonte.

 

L'occasione è l'inaugurazione della seconda canna del Fréjus, attesa da 15 anni, proprio su quelle montagne dove sabato scorso sono state lanciate bombe carta e staccate recinzioni, per poi bloccare l'autostrada. «Non è possibile che oggi, nell'anno del Signore 2025 - afferma il vicepremier dal palco - ci siano 418 tra militari e forze dell'ordine a proteggere gli operai. Penso non sia degno di un Paese civile dover chiamare l'esercito per poter scavare una galleria».

 

no tav in val di susa - scontri con la polizia e blocco stradale

[…]  ha promesso che il decreto sicurezza avrà i suoi effetti concreti contro «i criminali». È per questa tappa non prevista, ma anticipata ieri da La Stampa, che erano attese proteste. Ma i No Tav, a metà mattinata, scrivono sui loro social: «Si aspettavano grandi contestazioni, ma noi avevamo di meglio da fare. Ancora una volta, vi abbiamo gabbati», con tanto di emoticon del pagliaccio.

 

«Per quelli che si sono incappucciati sabato - è il contrattacco di Salvini - il posto non è la Valle, ma la galera. E se sono di altre nazionalità, fuori dall'Italia».

 

matteo salvini - inaugurazione raddoppio tunnel del frejus

È qui che il vicepremier sbotta contro i giudici di Torino che alcune settimane fa hanno assolto - in primo grado - dall'accusa di associazione a delinquere diversi militanti del centro sociale Askatasuna, imputati per aver pianificato disordini legati alla realizzazione del Tav: «Il fatto che Bardonecchia sia blindata per l'arrivo di un ministro che inaugura un tunnel stradale e che questi teppisti devastino, attacchino polizia, operai e brucino auto e furgoni dimostra che non è una protesta.

 

Quindi secondo me il tribunale di Torino vive su Marte. Vedere quello che è successo sabato in una zona che non è di guerra è preoccupante, quindi spero che venga applicato il nuovo decreto sicurezza che prevede fino a cinque anni di carcere per questi criminali».

 

no tav in val di susa - scontri con la polizia e blocco stradale

E mentre questo attacco partiva dalla valle, a Torino la procura apriva il primo - di una serie - di fascicoli. La prima notizia di reato della Digos è arrivata infatti proprio ieri mattina sulla scrivania del procuratore Giovanni Bombardieri, ne seguiranno altre. Più inchieste, che ipotizzano reati aggravati dal decreto sicurezza licenziato lo scorso 4 giugno dal Senato con definitivo parere favorevole, sono o verranno aperte nelle prossime ore.

 

Le accuse: manifestazione finalizzata a ostacolare un'opera pubblica, danneggiamento aggravato di un cantiere (sempre di opera pubblica), resistenza e interruzione di pubblico servizio aggravata. I fascicoli saranno diversi perché ogni procedimento è associato a fatti distinti.

 

matteo salvini - inaugurazione raddoppio tunnel del frejus

Se ne possono individuare già tre: l'incendio di alcune masserizie nei pressi dell'autoporto di San Didero (con annessi lanci di pietre contro le forze dell'ordine), l'attacco al cantiere del tunnel di base di Chiomonte dove decine di incappucciati sono giunti percorrendo i boschi sopra Giaglione, scaricando addosso alla polizia una pioggia di sassi e bombe carta, e un ulteriore attacco a Traduerivi, area destinata al deposito dello smarino dove è stato incendiato un container e il contestuale blocco dell'autostrada A32 Torino-Bardonecchia.

 

no tav in val di susa - scontri con la polizia e blocco stradale

Più di un centinaio i presunti partecipanti ai vari segmenti della protesta violenta. Contestualmente si apprende dalla procura che la sentenza di assoluzione dal reato di associazione a delinquere a cui si riferiva Salvini sarà impugnata in Appello. La decisione è stata assunta da giorni, quindi prima delle esternazioni del membro del Governo da cui è totalmente sganciata. [...]

no tav in val di susa - scontri con la polizia e blocco stradale

matteo salvini - inaugurazione raddoppio tunnel del frejus