VIZIETTI PERICOLOSI - SUICIDA UN PARROCO DI 70 ANNI: ERA RICATTATO DA UN RAGAZZO, CON CUI AVEVA AVUTO UN INCONTRO SESSUALE, CHE MINACCIAVA DI DIFFONDERE ALCUNE FOTO HARD

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Luca Fiorucci per “la Stampa”

 

Don Franco Bucarini un paio di settimane fa era andato dai carabinieri per denunciare quello che gli stava succedendo. Un ragazzo - secondo la sua denuncia - gli aveva chiesto dei soldi, 4mila euro, per evitare che rivelasse un loro incontro sessuale, testimoniato anche da una foto compromettente.

 

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Quel giovane, 22 anni, è stato arrestato martedì scorso dai carabinieri di polizia giudiziaria con l’accusa di tentata estorsione. Il prete, titolare della parrocchia di Canneto, Capocavallo, Cenerente, Pantano, Prugneto, periferia di Perugia, una vita come missionario, poi direttore dell’Ufficio diocesano per le missioni e la cooperazione tra le chiese della Diocesi di Perugia e Città della Pieve, ieri è stato trovato morto in canonica.

 

Don Franco si è tolto la vita a 73 anni, schiacciato, presumibilmente, da quanto accaduto. In una lettera, acquisita dalla Procura, le scuse per la sua debolezza. «Il gesto disperato di don Franco è forse provocato anche da talune recenti indiscrezioni apparse su alcuni media locali», attacca l’Arcidiocesi.

 

Secondo il racconto di Don Franco, il ragazzo si era rivolto a lui perché cercava aiuto. L’incontro aveva avuto un’evoluzione a sfondo sessuale. I due si erano lasciati andare ad un gioco erotico, al termine del quale, aveva dichiarato il sacerdote, ricordava di essere stato fotografato. Un’immagine, scattata con il cellulare, con la quale il 22enne avrebbe ricattato il sacerdote. Pressandolo, emerge dalla denuncia, con messaggi sul cellulare e telefonate, intercettate dagli investigatori una volta raccolto il racconto del parroco.

 

Panorama sui preti gay Panorama sui preti gay

Differente la versione dell’indagato, secondo il quale, sarebbe stato il sacerdote a offrirgli 800 euro, rifiutati. Sarebbero le intercettazioni a rappresentare il punto fermo del racconto del sacerdote, mentre nel carcere di Capanne si stava svolgendo, davanti al giudice per le indagini preliminari Luca Semeraro, l’udienza di convalida del fermo. Il provvedimento non è stato convalidato, ma il giudice ha disposto la custodia in carcere, contestando sempre la tentata estorsione e il furto di una collanina d’oro del parroco.

 

A Capocavallo, nella canonica dove don Bucarini viveva, si è recato il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, che ha sospeso i lavori del Consiglio episcopale diocesano, dopo aver annunciato quanto era successo. Lo stesso cardinale ha ricordato il sacerdote, mettendo in evidenza «il suo zelo pastorale soprattutto in ambito missionario e caritativo».

 

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Allo stesso tempo ha espresso la vicinanza della Chiesa diocesana alla famiglia e alle comunità che don Franco seguiva dal luglio del 2012. Don Bucarini aveva sostituito don Lucio Gatti, sospeso per 5 anni e condannato, con patteggiamento, a due anni di reclusione a conclusione di un’inchiesta che lo vedeva accusato di aver abusato di alcuni ospiti dei centri di accoglienza che don Gatti, ex direttore della Caritas, aveva gestito.