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SVEGLIA, È DAL 2022 CHE PUTIN PORTA AVANTI UNA “GUERRA OMBRA” CONTRO L’EUROPA! – MAURIZIO MOLINARI: “ALMENO 145 SABOTAGGI IN NEANCHE QUATTRO ANNI SUL TERRENO DI PAESI EUROPEI, È LA STRATEGIA CON CUI LA RUSSIA SOSTIENE L'INVASIONE DELL'UCRAINA. IL FINE È DOPPIO: INDEBOLIRE L'AFFLUSSO DI AIUTI VERSO KIEV E MINARE LA CREDIBILITÀ DELLE DIFESE DELL'ALLEANZA. DA QUI LA NECESSITÀ PER I PAESI NATO E UE DI CREARE E COORDINARE NUOVI TIPI DI DIFESE DELLE INFRASTRUTTURE CIVILI, NON SOLO CYBER MA ANCHE FISICHE…"
Estratto dell’articolo di Maurizio Molinari per “la Repubblica”
VLADIMIR PUTIN - GUERRA IBRIDA CONTRO L'EUROPA
Almeno 145 sabotaggi in neanche quattro anni: è la guerra ombra di Mosca contro l'Europa a descrivere la strategia con cui Vladimir Putin sostiene l'invasione dell'Ucraina. Sono alti funzionari dei Paesi Nato e Ue a disegnare la mappa delle azioni offensive attribuite ad agenti russi sul terreno di Paesi europei, dalla Gran Bretagna alla Romania, a un doppio fine: indebolire l'afflusso di aiuti verso l'Ucraina e minare la credibilità delle difese dell'Alleanza.
La raccolta di dati su luoghi e danni dei sabotaggi russi — curata dall'Associated Press — consente di comprendere la crescente importanza che il Cremlino assegna allo scacchiere europeo.
volodymyr zelensky kaja kallas
[...] sono sabotaggi di entità apparentemente minore ma con conseguenze significative. A esempio, quando nello scorso novembre un'improvvisa esplosione ha investito un treno polacco, nei pressi di Mika, non vi sono stati danni alle persone ma il governo di Varsavia ha reagito parlando, con il premier Donald Tusk, di "gravi pericoli alla sicurezza" inviando ben 10 mila uomini alla frontiera russa perché ha interpretato quel sabotaggio contro una ferrovia usata per gli aiuti all'Ucraina come la presenza di una rete di agenti di Mosca dentro il territorio, in grado di colpire.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato ogni coinvolgimento nell'esplosione contro il treno polacco ma almeno 13 Paesi Nato documentano una tendenza di sabotaggi simili ed in particolare di incendi — 26 nel 2024 e almeno 6 nel 2025 — che si concentrano in Estonia e Polonia ma sono avvenuti anche in Lettonia, Gran Bretagna, Germania e Francia. [...]
Il fine è mettere sotto pressione le difese dei Paesi Nato oppure colpire obiettivi — come il Museo dell'Occupazione a Riga, in Lettonia — identificati come simboli della russofobia. Per fronteggiare questa guerra ombra i tre Paesi baltici hanno creato una task force congiunta mentre la polizia britannica ha incaricato l'antiterrorismo di indagare sull'incendio doloso che ha distrutto a Londra un deposito di forniture militari per l'Ucraina, attribuendolo ad agenti russi.
VLADIMIR PUTIN E I DRONI RUSSI
A rientrare nella categoria dei sabotaggi è anche l'arrivo in Lituania e Polonia di centinaia di palloni volanti dalla Bielorussia che portano sigarette di contrabbando e, secondo le polizie locali, creano un precedente pericoloso perché possono cambiare rapidamente carico "ponendo seri pericoli".
Fra gli atti documentati in Europa vi sono sabotaggi contro sistemi energetici, servizi sanitari, consultazioni elettorali ed enti governativi. Nel 2025 hanno inoltre fatto il debutto i droni sui cieli degli aeroporti civili di Copenaghen, Berlino, Monaco di Baviera, Francoforte, Bruxelles, Liegi, Oslo, Riga, Gothenburg e perfino della base dei sommergibili nucleari francesi. Riuscendo ovunque a volare indisturbati, senza essere intercettati, portando al blocco dei cieli per lunghe ore.
VLADIMIR PUTIN - GUERRA IBRIDA CONTRO L'EUROPA
"Ci troviamo davanti a una campagna di lungo termine e basso costo da parte della Russia — spiega Piotr Arak, analista del Centro europeo dell'"Atlantic Council" — il cui obiettivo è la vita quotidiana nei Paesi dell'Ue perché l'intento del Cremlino è far sentire ai cittadini europei di essere in guerra, o in procinto di, solo a causa del sostegno all'Ucraina da parte dei loro governi".
Da qui la necessità per i Paesi Nato e Ue di creare e coordinare nuovi tipi di difese delle infrastrutture civili — non solo cyber ma anche fisiche — spiegando alle rispettive popolazioni le caratteristiche della guerra ibrida russa che Kaja Kallas, Alto rappresentante Ue per la Politica Estera, definisce "terrorismo di Stato russo".
VLADIMIR PUTIN - GUERRA IBRIDA CONTRO L'EUROPA
Anche se il generale ceco Karel Rehka, capo delle forze armate di Praga, ritiene che ci sia qualcosa in più: "Vogliono dimostrare che l'articolo 5 non riesce a garantire l'assoluta sicurezza dei Paesi Nato e dunque, che l'Alleanza è finita".
Forse anche per questo tre guardie di frontiera russa ieri hanno superato il fiume Narva, violando il confine di terra estone.
MAURIZIO MOLINARI - LA SCOSSA GLOBALE
giorgia meloni kaja kallas foto lapresse
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