DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
Estratto dell’articolo di Andrea Rinaldi per il “Corriere della Sera”
Uno spettro si aggira per gli stabilimenti italiani di Stellantis, lo spettro dei volumi produttivi. A Mirafiori – l’impianto che viaggiava sopra gli altri grazie alla salita produttiva della 500 elettrica iniziata tre anni fa – si andrà rallentando: prova provata la cassa integrazione dal 12 febbraio al 3 marzo sulle linee dell’utilitaria e della Maserati.
Dopo lo stop produttivo a dicembre di Maserati Ghibli e Quattroporte, è probabile che segua lo stesso destino il Levante, dato che l’azienda fornitrice di sedili, la Lear, non ha più ordinativi a partire da aprile. Restano le elettriche Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio e toccherà aspettare il 2027 per un altro suv del Tridente e il 2028 per la Quattroporte elettrica. […]
Il 2023 in Italia per Stellantis si è chiuso con 751.384 modelli assemblati tra vetture (521.104) e veicoli commerciali (230.280), un +9,6% rispetto al 2022, ma siamo ancora lontani dal milione di modelli che auspica il governo e che l’ultima volta furono raggiunti nel 2017 (alla guida c’era ancora Sergio Marchionne).
A scendere negli anni sono stati anche i dipendenti, spinti a lasciare o ad anticipare la pensione con incentivi o contratti di espansione in cambio dell’ingresso di giovani leve.
Nel 2021, infatti, anno della fusione tra Fiat-Chrysler e Groupe Psa, in Italia si contavano 51.300 persone, diminuite oggi a 42.700. Basta il bilancio consolidato di Fca nel 2004 per rendersi conto del cambiamento: 160.549 risorse a livello globale, di cui 71.329 in Italia.
A questi numeri vanno aggiunti — con le dovute attenzioni — quelli della componentistica: 166.800 addetti sparsi tra 2.167 imprese, che dipendono però solo al 64,5% dalla galassia Stellantis-Iveco, questo perché i fornitori lavorano per diversi carmaker.
produzione della 500 elettrica a mirafiori
E sono ben 56.800 quelli impiegati in Piemonte, territorio d’elezione di Mirafiori, l’impianto che secondo Carlos Tavares rischia più tagli alla forza lavoro per effetto delle politiche del governo Meloni. L’altro è Pomigliano, l’unico che non ha assegnate piattaforme elettriche, ma dove la conferma della Panda fino al 2026 ha posto fine agli ammortizzatori dopo 15 anni.
A Cassino invece è stato annunciato l’arrivo di una piattaforma elettrica large, nessun modello però assegnato; la salita di Maserati Grecale (+3.640, + 27%), non ha però compensato nel 2023 la flessione di Alfa Romeo Giulia e Stelvio (- 9.840, - 24%). Per Melfi sono state presentate cinque vetture, la prima già quest’anno, ma 4.662 dipendenti saranno in solidarietà fino ad agosto, mentre oltre 1.300 lavoratori sono stati mandati in trasferta a Pomigliano e Termoli.
MASERATI - STABILIMENTO DI MODENA
[…] La cig è arrivata pure a Modena, che grazie alla Maserati Mc20 non aveva mai sofferto: 220 tra tute blu e impiegati saranno «in cassa» fino al 17 febbraio con la prospettiva di soli 10 giorni di lavoro a marzo. […]
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO…
DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL…
DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI…
VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…